Aldo Agostinelli

L’SDG Action Manager è un tool gratuito creato dal Global Compact delle Nazioni Unite e da B Lab che offre alle aziende una guida pratica per organizzare e monitorare il proprio percorso verso la sostenibilità: ecco come funziona

L’SDG Action Manager è uno degli strumenti che le aziende possono utilizzare per valutare i propri comportamenti nell’ambito della sostenibilità. L’SDG Action Manager Tool offre, in particolare, strumenti concreti per tradurre in principi di organizzazione aziendale e in azioni verificabili i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDG forniti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Nel contesto di una crescente attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile tra le aziende, i consumatori, le istituzioni e gli stakeholder, questo strumento rappresenta, insieme ad altri riferimenti e standard internazionali, un’utile guida da seguire per non perdersi nella vastità del termine-ombrello “sostenibilità”.

In che cosa consiste l’SDG Action Manager

L’SDG Action Manager è un tool gratuito messo a punto nel 2020 dal Global Compact delle Nazioni Unite e B Lab (ente non profit che promuove la certificazione B Corporation) per offrire un supporto ad ogni tipo di impresa nello sviluppo e nella misurazione delle proprie performance di sostenibilità. Grazie a questo strumento, le aziende possono organizzare e strutturare al meglio il proprio percorso verso il raggiungimento degli SDG, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

L’SDG Action Manager è uno strumento online, che si può utilizzare facilmente e in modo piuttosto intuitivo, seguendo le istruzioni passo dopo passo. All’interno sono integrati tre elementi:

  • la valutazione del B Impact di B Lab;
  • i dieci principi dell’UN Global Compact (Patto mondiale delle Nazioni Unite);
  • i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Seguendo le indicazioni fornite dal tool, le aziende possono identificare gli obiettivi di sostenibilità che più si adattano alle caratteristiche e ai valori aziendali, impostare le strategie più efficaci per raggiungerli, monitorare e valutare i risultati in corso d’opera.

Sono numerosi gli aspetti che vanno tenuti in considerazione: buone pratiche, gestione dei rischi, rapporti con gli stakeholder,  pratiche di marketing e comunicazione interna, riscontro sul mercato e molto altro ancora. L’SDG Action Manager è una sorta di organizzatore che permette di tenere tutto sotto controllo, un manager virtuale che accompagna le aziende nel loro percorso verso la sostenibilità.

Perché è stato creato

Esistono diverse iniziative che si pongono l’obiettivo di supportare le aziende a contribuire agli SDG. Tuttavia, fino alla creazione dell’SDG Action Manager non esisteva uno strumento in grado di offrire ad ogni tipologia di azienda l’opportunità di comprendere, gestire e ottimizzare direttamente le proprie azioni e la performance secondo l’agenda di sviluppo sostenibile. L’SDG Action Manager è disponibile in inglese, francese, italiano, portoghese e spagnolo ed è gratuito. Ecco perché, secondo le informazioni fornite dalla scheda tecnica del progetto, un’azienda dovrebbe utilizzare questo strumento:

  • conoscere il proprio punto di partenza e individuare quali SDG sono più rilevanti per il proprio business;
  • comprendere e condividere il proprio impatto, identificando aree di rischio per ogni SDG;
  • stabilire obiettivi e tenere traccia dei miglioramenti;
  • collaborare con tutta l’azienda, invitando colleghi ad unirsi all’SDG Action Manager;
  • cominciare ad aprire nuove strade insieme ad altri, unendosi a un movimento globale di aziende che lavorano per costruire un mondo migliore.

Come funziona

Per utilizzare l’SDG Action Manager basta collegarsi al sito UN Global Compact, inserire i dati richiesti e procedere all’iscrizione.  In base alle caratteristiche dell’azienda (settore, dimensioni, località ecc), il programma strutturerà il percorso più adeguato. I moduli consigliati sono le aree in cui l’impresa ha maggiori opportunità di contribuire agli SDG, in base all’analisi di mercato della World Benchmarking Alliance. Solitamente si comincia con un modulo base che consente di creare una immagine complessiva della performance aziendale rispetto a diritti umani, pratiche lavorative, gestione ambientale e governance. Si prosegue poi “sbloccando” i vari obiettivi dell’Agenda 2030.

Aldo Agostinelli