La sostenibilità ambientale prevede un utilizzo consapevole delle risorse naturali e una riduzione del nostro impatto sul Pianeta terra attraverso una molteplicità di azioni, a tutti i livelli
La sostenibilità ambientale riguarda tutti quei comportamenti che le aziende, i privati cittadini, le comunità e le istituzioni possono mettere in campo per limitare il proprio impatto sull’ambiente. Ciò significa tante cose. Porre un argine alle emissioni di gas serra, evitare lo spreco dell’acqua, incentivare l’economia circolare, utilizzare fonti rinnovabili, preservare le risorse naturali, incentivare il rispetto dell’ambiente e molto altro ancora. Negli ultimi anni, la crescente attenzione sul cambiamento climatico ha spinto governi e istituzioni internazionali a riorientare il modello di crescita economica nell’ottica della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Pensiamo, in particolare, agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Onu e al Green Deal europeo. La dimensione ambientale è diventata una priorità perché ormai non c’è più tempo per aspettare. È necessario correre immediatamente ai ripari, prima che l’effetto serra, l’inquinamento, il depauperamento delle risorse della terra e l’utilizzo dei combustibili fossili mettano seriamente a rischio la nostra vita sul Pianeta. Vediamo quindi più in concreto qual è il significato di sostenibilità ambientale e come comportarsi per diffonderla e supportarla.
Sostenibilità ambientale e inquinamento
L’inquinamento può essere senz’altro considerato uno dei principali nemici della sostenibilità ambientale. L’inquinamento agisce principalmente su tre livelli: l’atmosfera, il suolo e l’acqua. L’inquinamento atmosferico è quello più noto, anche perché tutti siamo costretti a subirlo, specialmente se viviamo in città (ma non solo). Esso è causato dai gas di scarico, dalla combustione di gas, dagli agenti chimici utilizzati nelle industrie e in agricoltura, dalle emissioni prodotte dagli impianti di riscaldamento, dai sistemi di trattamento dei rifiuti. Anidride carbonica e diossina modificano la composizione dell’aria che respiriamo tutti i giorni. E purtroppo, interventi parziali come il blocco del traffico per una giornata o le targhe alterne incidono molto poco sul nostro corpo, che non riesce a smaltire i componenti nocivi assorbiti quotidianamente.
L’utilizzo di fertilizzanti e prodotti chimici, l’abbandono dei rifiuti e gli scarichi di solventi e acque reflue danneggia invece inesorabilmente il terreno. Così, come avviene con l’aria, anche la composizione del suolo si altera e si degrada. Un processo simile si ripete anche per le acque di laghi, fiumi e mari, sempre più contaminate. Con conseguenze gravissime anche sulla fauna e sulla biodiversità. Basta pensare alla incredibile quantità di plastica presente nei nostri mari, triplicata in soli 20 anni. È chiaro dunque che la riduzione delle emissioni rappresenta solo un tassello – indispensabile – di questa complessa e gravissima situazione.
La riduzione delle emissioni
La parola “riduzione” dovrebbe diventare un mantra per tutti. Quello che possiamo fare è alleggerire la nostra impronta sul Pianeta. Il quale, se vogliamo osservare la questione da un punto di vista “utilitaristico”, non finirà di vivere a causa dell’uomo. Sarà la vita dell’uomo sulla Terra a divenire impossibile a causa delle condizioni che esso stesso ha creato. Nonostante il quadro sia molto complesso, occorre comunque iniziare da qualche parte. E il primo passo è sicuramente la riduzione delle emissioni causate dalla combustione di fonti fossili. Ovvero, quelle che fino ad oggi hanno rappresentato la principale fonte di produzione energetica. L’anidride carbonica che deriva dalla combustione del carbone, ad esempio, genera l’81% delle emissioni di gas serra ed è la prima causa del surriscaldamento globale. Come agire dunque? L’unica strada è la riduzione delle emissioni attraverso il passaggio alle energie rinnovabili.
Sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili
Le energie rinnovabili sono il futuro e, fortunatamente, anche il presente della sostenibilità ambientale. Secondo l’International Renewable Energy Agency (IRENA), le rinnovabili oggi coprono oltre i tre quarti della produzione di energia elettrica nel mondo. Sole, vento e acqua possono generare un’energia pulita e riutilizzabile all’infinito, con un livello di emissioni drasticamente più basso. Inoltre, la Green Economy prevedrà in futuro un numero crescente di nuove professionalità con conseguenze positive anche per l’occupazione. Le rinnovabili sono cinque.
- Solare: tra le più diffuse, prevede l’utilizzo di un impianto fotovoltaico o solare per convertire l’energia del sole in energia elettrica. Un sistema che si può applicare anche a livello casalingo con l’installazione sul tetto dei pannelli e un conseguente risparmio sulla bolletta.
- Eolica: le pale eoliche sfruttano la forza del vento per generare energia meccanica, da cui si ottiene poi quella elettrica. Questi impianti vengono realizzati in zone dove il vento è forte e costante.
- Geotermica: una fonte di energia che utilizza il calore naturalmente presente negli strati profondi del suolo terrestre grazie a elementi come l’uranio, il torio e il potassio. La produzione di energia avviene tramite le centrali geotermiche e si genera grazie ad un flusso di vapore che emerge dal sottosuolo
- Idroelettrica: il movimento dell’acqua – maree, cascate, onde, fiumi e altri percorsi naturali o artificiali – producono energia cinetica che deve essere poi trasformata in energia elettrica tramite l’utilizzo di turbine. Solitamente si utilizzano le centrali idroelettriche, collocate in montagna, dove la naturale pendenza facilita il processo.
- Da Biomassa: in questo caso, parliamo di un’energia prodotta a partire da rifiuti generati dall’uomo, come combustibili, carburanti, residui industriali o agricoli. Non è quindi un’energia inesauribile. Inoltre, non è così poco inquinante come le precedenti, ma lo è comunque meno rispetto alle energie che partono dai combustibili fossili.
Obiettivi di sviluppo sostenibile
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati sottoscritti nel 2015 da oltre 150 leader di tutto il mondo presso le Nazioni Unite. Si tratta di 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030 che riguardano le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Vediamo in questa sede quelli che riguardano l’ambiente, in quanto rappresentano dei pilastri per perseguire la sostenibilità ambientale:
- garantire a ciascuno l’accesso a sistemi di energia affidabili, economici, sostenibili e attuali;
- assicurare modelli sostenibili di produzione e consumo;
- promuovere interventi, ad ogni livello, per contrastare i cambiamenti climatici;
- conservare e fare un uso consapevole degli oceani, dei mari e delle risorse marine;
- proteggere, recuperare e incentivare un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.