Aldo Agostinelli

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Il concetto di sostenibilità abbraccia diversi ambiti – l’ambiente, la società, l’economia – e prevede la modificazione dell’attuale sistema di sviluppo per garantire un futuro a chi vivrà sulla Terra dopo di noi. Ecco in che cosa consiste e come si concretizza.

Sostenibilità è un termine che oggi ricorre di frequente in diversi ambiti. Dall’industria al marketing, dalla politica all’economia. Le conseguenze sempre più evidenti dei cambiamenti climatici sul benessere umano e del Pianeta rendono sempre più urgente e necessaria l’introduzione di un modello di sviluppo in grado di assicurare un futuro sostenibile e di preservare il capitale naturale di cui disponiamo. Molte risorse naturali sono in fase di esaurimento, ed è chiaro che una crescita economica basata esclusivamente sul principio del profitto non è più possibile.

Occorre ridurre ai minimi termini – possibilmente eliminare – l’utilizzo dei combustibili fossili introducendo in modo sempre più diffuso le energie rinnovabili. Ma non solo: il concetto di sostenibilità ha una dimensione ambientale, ma anche sociale ed economica. Occorre dunque agire su più piani, in modo coerente ed integrato, per far sì che questo principio si traduca in una realtà concreta.

Qual è il significato del termine sostenibile?

Una definizione ufficiale del termine sostenibilità è stata introdotta dalle Nazioni Unite durante la prima conferenza sull’ambiente nel 1992. La sostenibilità è la “condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Da questa definizione emergono le tre dimensioni che caratterizzano il concetto di sostenibilità e la sua natura intrinsecamente legata all’attività umana.

Perché promuovere la sostenibilità?

Occorre chiarire un punto cruciale: il Pianeta non rischia di scomparire a causa dell’uomo. Tuttavia, senza modifiche radicali all’attuale modello di sviluppo, il Pianeta diventerà invivibile per noi umani. In una parola: insostenibile. Le temperature saliranno, gli eventi atmosferici estremi si presenteranno con maggiore frequenza, l’acqua diventerà una risorsa rara, la desertificazione avanzerà, la biodiversità si ridurrà drasticamente. Tutto ciò avrà conseguenze disastrose dal punto di vista sociale e saranno quindi le società stesse, ben prima del Pianeta Terra, a collassare. Ecco perché un’inversione di rotta è oggi semplicemente inevitabile.

Quali sono i tipi di sostenibilità?

Il modello di sviluppo adottato da una comunità ha conseguenze sociali, ambientali ed economiche. Sono queste le tre sfaccettature del concetto di sostenibilità sulle quali occorre lavorare congiuntamente, in quanto correlate tra loro. La sostenibilità ambientale è probabilmente la più nota, la più facile da “visualizzare”: le conseguenze sull’ambiente delle attività umane sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, è chiaro che senza una parità di accesso alle risorse naturali, nessuna comunità può essere sostenibile. Ecco quindi che la società diventa un altro ambito al quale occorre applicare un modello di sviluppo differente da quello attuale. Allo stesso modo, poiché le nostre società sono basate su un corretto funzionamento economico, è necessario far sì che la produzione di reddito e lavoro prosegua in modo costante. Vediamo dunque nel dettaglio i diversi aspetti che compongono il concetto di sostenibilità.

Sostenibilità ambientale

Quali sono le azioni concrete che si possono mettere in campo per promuovere la sostenibilità ambientale? In primo luogo, occorre incentivare l’utilizzo delle fonti rinnovabili riducendo drasticamente i combustibili fossili. L’Europa si è posta l’obiettivo di raggiungere entro il 2050 la totale neutralità climatica, applicando le azioni previste dal Green Deal europeo. Ciò significa modificare radicalmente gli attuali modelli produttivi, distributivi e di consumo, lavorando sull’economia circolare, sui trasporti e sulla mobilità sostenibile, sulle ristrutturazioni degli edifici, sull’introduzione di nuove tecnologie industriali, su modelli agricoli innovativi. Di conseguenza, andranno modificate le legislazioni dei singoli Paesi, affinché un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale diventi la norma. Ognuno di noi può contribuire a raggiungere questo obiettivo adottando uno stile di vita sostenibile. Occorre limitare l’uso dell’automobile, ridurre i consumi, smaltire correttamente i rifiuti, evitare la plastica. Tuttavia, sarà solo l’introduzione di nuove leggi a livello nazionale e internazionale a fare la differenza.

Sostenibilità sociale

Dal punto di vista sociale, sostenibilità significa parità di accesso ai medesimi diritti e alle medesime risorse. Uguaglianza, assenza di discriminazioni di sesso, etnia, credo religioso. Una società sostenibile è composta da individui che collaborano per raggiungere un obiettivo comune. Oggi la ricchezza è concentrata in pochi Paesi. Nel 2019, 26 persone possedevano la ricchezza di 3,8 miliardi di persone e il 20% degli italiani più ricchi godeva del 72% dell’intera ricchezza nazionale (Oxfam). Ad oggi, oltre 900 milioni di persone nel mondo vivono in condizioni di povertà estrema, ovvero con meno di 1.90 dollari al giorno (ActionAid). È evidente che una distribuzione talmente sbilanciata della ricchezza non potrà mai determinare lo sviluppo di una società sostenibile.

Sostenibilità economica

Strettamente correlato al concetto di sostenibilità sociale, il principio della sostenibilità economica indica la capacità di un sistema di creare una crescita costante nel tempo. Non per accumulare profitti, ma per garantire alla popolazione lavoro e reddito. Per farlo, una società deve riuscire a gestire in modo corretto le risorse a disposizione, scegliere i giusti investimenti, valorizzare individui e capitale umano. Chiaramente nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Ecco perché, al di là delle distinzioni settoriali, il concetto di sviluppo sostenibile è di fatto univoco, benché sfaccettato.

Quali sono i 17 Obiettivi da raggiungere entro il 2030?

Non si può parlare di sostenibilità senza citare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile stilati dall’Onu nell’Agenda 2030. Essi riassumono infatti le principali linee guida da seguire per riuscire a ristabilire nei tempi necessari un equilibrio che permetta all’uomo di continuare a vivere sul Pianeta Terra in condizioni accettabili. I 17 obiettivi comprendono le tre dimensioni della sostenibilità – ambiente, società ed economia – e riassumono le priorità di cui ogni Stato e ogni cittadino dovrà tenere conto d’ora in avanti. Eccone una sintesi.

  1. Eliminare la povertà in tutto il mondo e in tutte le sue forme.
  2. Sconfiggere la fame, garantire la sicurezza alimentare e incentivare un’agricoltura sostenibile.
  3. Assicurare un uguale accesso alla salute e una vita sana a tutti.
  4. Far sì che tutti abbiano accesso ad una istruzione di qualità.
  5. Raggiungere la parità di genere.
  6. Garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari sicuri a tutti.
  7. Assicurare l’accesso alle energie rinnovabili e alle tecnologie necessarie per attivarle ovunque.
  8. Garantire un buon livello di occupazione e una costante crescita economica, dignitosa e inclusiva.
  9. Realizzare infrastrutture solide e sicure, incentivando l’innovazione.
  10. Limitare le disuguaglianze tra Paesi e all’interno di ogni singolo Paese.
  11. Costruire città sostenibili, aperte e sicure.
  12. Attivare modelli di consumo in grado di preservare le risorse naturali.
  13. Lottare contro il cambiamento climatico adottando misure concreti e immediate.
  14. Attivarsi per la conservazione dei mari e degli oceani.
  15. Arginare la perdita della biodiversità, bloccare la deforestazione e il degrado del suolo, tutelare l’ecosistema terrestre.
  16. Promuovere l’instaurazione di società pacifiche e solidali con istituzioni solide e un accesso ugualitario alla giustizia.
  17. Rafforzare il partenariato globale per l’attivazione di un modello di sviluppo sostenibile.