Aldo Agostinelli

L’influencer virtuale è un’opportunità che diverse aziende stanno iniziando a sperimentare e che offre prospettive molto interessanti nel digital marketing: ecco come funziona

L’influencer virtuale è già una realtà affermata da diversi anni. Si tratta di uno strumento di digital marketing attualmente di grande successo che si sta perfezionando col tempo ottenendo risultati sorprendenti. Gli influencer virtuali generati dall’intelligenza artificiale spopolano sui social network. Hanno profili su Instagram, Tik Tok e altri social media, talvolta anche su Only Fans, e sostanzialmente si comportano in tutto e per tutto come influencer in carne e ossa. Di conseguenza, rappresentano un’opportunità di influencer marketing interessante per moltissime aziende. Sarà una moda passeggera o siamo solo all’inizio di una nuova era anche per il digital marketing?

Cosa vuol dire influencer virtuale?

L’influencer virtuale AI è un prodotto dell’intelligenza artificiale sviluppato da società o singoli professionisti. Una “persona” o personaggio digitale creato con tecnologie di animazione o grafica 3D che viene gestito da aziende o agenzie per interagire con il pubblico sui social media, promuovere prodotti, marchi o idee. Questi influencer non esistono fisicamente, ma hanno profili social, come Instagram, TikTok o YouTube, e interagiscono con i follower attraverso post, video o commenti come farebbe un essere umano.

Gli influencer virtuali possono essere personalizzati per adattarsi a una specifica estetica o a una narrazione, e possono essere programmati per mantenere un’immagine e un comportamento coerenti, senza i limiti o le controversie che potrebbero coinvolgere una persona reale. Questa nuova forma di marketing sfrutta l’innovazione tecnologica per creare personalità uniche e gestibili al 100%, offrendo maggiore controllo per i brand che li utilizzano. Inoltre, per i brand rappresentano un investimento economico più contenuto rispetto ai “veri” influencer.

Cosa sono le virtual model?

Più che della diffusione degli influencer virtuali sarebbe forse corretto parlare del successo delle influencer virtuali, o ancora meglio delle modelle virtuali. Esistono anche influencer uomini, ma sicuramente in misura minore, e non con lo stesso successo delle “colleghe”. Si può dire che questo fenomeno punta decisamente sulla sensualità femminile (e su questo si potrebbe aprire una discussione, anche se in fondo non c’è nulla di nuovo). In ogni caso, le virtual model altro non sono che versioni digitali di modelli creati attraverso tecniche avanzate di grafica 3D, animazione e intelligenza artificiale. Non esistono fisicamente, ma vengono utilizzate in settori come la moda, la pubblicità e i social media per promuovere prodotti e marchi. Possono essere create per sfilare su passerelle digitali, posare in foto per campagne pubblicitarie o apparire su riviste e siti web, magari accanto a modelli umani reali.

Vediamo qualche esempio di influencer virtuale famosa. Sicuramente tra i primi nomi c’è quello di Aitana Lopez, influencer virtuale spagnola dai capelli rosa e dalle forme perfette – ma estremamente realistica – che posa in lingerie o bikini in scenari da sogno ottenendo migliaia di like e commenti. Aitana è stata creata da The Clueless, un’agenzia che si occupa proprio di dare vita a modelle virtuali, e guadagna più di 10mila dollari al mese. Il suo successo è legato alla sua bellezza ma anche alla personalità specifica che i creatori sono riusciti ad attribuirle: un carattere forte, la passione per lo sport  e così via.

Curioso che la perfetta Aitana sia largamente superata da Lil Miquela (2 milioni e mezzo di follower contro 328mila), che nei suoi tratti mantiene volutamente qualche richiamo al mondo dei robot. Entrambe, comunque, si dichiarano AI influencer, per non lasciare dubbi (anche se sembra che la maggior parte delle persone scelga di ignorare questo dettaglio), al contrario della influencer virtuale Emily Pellegrini che pare abbia fatto innamorare migliaia di uomini, inclusi personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo, i quali avrebbero cercato di contattarla tramite messaggi diretti pensando che fosse reale.

Chi è Rebecca Galani?

Rebecca Galani è la prima influencer virtuale italiana. 19enne milanese con oltre 14mila follower, si dichiara subito “modella virtuale AI”. Nella sua bio afferma “Chiedimi ciò che vuoi, ti aspetto in chat!”, aggiungendo un nuovo elemento di interazione che la differenzia da altre tipologie di influencer virtuale. Infatti, è possibile dialogare con Rebecca, che come ogni buona intelligenza artificiale risponde in modo pertinente alle domande degli avventori. I suoi creatori, intervistati da Wired – tre colleghi che lavorano per un’azienda informatica – hanno raccontato che molte persone le chiedono contenuti sexy. Altre cercano compagnia, poi c’è chi chiede consigli o un aiuto per i compiti. Una panoramica interessante sui bisogni – e forse sulla solitudine – che caratterizzano la nostra società.

Influencer virtuale e digital markerting

Gli influencer virtuali stanno guadagnando sempre più successo nel campo del digital marketing grazie a una serie di vantaggi rispetto agli influencer tradizionali. Intanto le aziende hanno il controllo completo sulla loro immagine, comportamento e messaggi. Questo evita rischi legati a scandali o controversie. Inoltre gli influencer virtuali possono essere creati e modificati a piacimento, offrendo infinite possibilità creative, sono sempre disponibili e non richiedono riposo o ferie. Usare un influencer virtuale dimostra che il brand è all’avanguardia, anticipando tendenze tecnologiche e di marketing. Specialmente le generazioni più giovani sono spesso molto aperte a nuove forme di tecnologia e storytelling digitale.

Al contempo, gli influencer virtuali ma presentano anche una serie di rischi e limitazioni che le aziende devono considerare attentamente. La mancanza di autenticità e di connessione umana, il rischio di reazioni negative e gli alti costi di sviluppo sono solo alcuni degli aspetti che possono influenzare l’efficacia di una campagna con questi strumenti. Per ottenere il massimo da un influencer virtuale, è essenziale valutare attentamente la propria strategia e bilanciare l’innovazione con le aspettative del pubblico.

Foto: @lilmiquela (profilo Instagram)

Aldo Agostinelli