Aldo Agostinelli

L’influencer è un persona nota e credibile sul web e nel mondo dei social. Un lavoro che piacerebbe a molti, non irraggiungibile come si potrebbe pensare: ecco come fare per diventare influencer

Pensando al mondo degli influencer, a tutti viene subito in mente Chiara Ferragni. È certamente un esempio ai massimi livelli, ma gli influencer possono essere anche persone comuni. Anzi, normalmente lo sono. Il numero di follower è importante, ma con una buona strategia e contenuti di qualità si può diventare influencer anche con qualche migliaio di seguaci. Ecco come funziona.

Chi è l’influencer

Un influencer è una persona che ha acquisito notorietà sul web, soprattutto tramite i social network. Si distingue da altri utenti attivi su Internet per la sua capacità di orientare e le scelte di acquisto dei suoi follower, dettando mode e tendenze. L’influencer non resta mail sul generico. Al contrario, riesce a ottenere un seguito specializzandosi in un settore: moda, beauty, food, viaggi, tecnologia sono i più quotati. Ma non sono gli unici. L’importante, è trovare un settore specifico dove si è esperti. L’attività dell’influencer nasce infatti da una passione: solo così potrà funzionare.

Come guadagna un influencer su Instagram

Non è detto che l’influencer riesca a fare della sua attività un vero e proprio lavoro. Anzi, non è questa la condizione più comune. Alcuni influencer ricevono regali dalle aziende in cambio della visibilità dei prodotti sul loro profilo instagram, senza un compenso economico.  Altri, invece, riescono a stabilire degli accordi commerciali. Per fare un esempio pratico: se un influencer di viaggi con 1 milione di follower parla con entusiasmo di un b&b, farà pubblicità all’azienda, che otterrà un guadagno da questa operazione. Questo è il funzionamento base dell’ influencer marketing.

Il numero di follower

Chiaramente, il numero di follower è importante. Ma non è tutto. I macro influencer, quelli da milioni di follower, sono pochi, molto costosi e difficili da contattare. Inoltre, il loro pubblico è generico. Ecco perché la maggior parte delle aziende sceglie sempre più spesso micro o nano influencer, con un account instagram dai 3mila ai 100mila follower. Questi influencer diventano dei veri e propri ambasciatori di un brand, grazie a una base fan fedele e selezionata. Il segreto è la specializzazione. Un influencer ritenuto esperto in un micro settore ha una grande credibilità e riuscirà a conquistare la fiducia di altri utenti. Quindi, per diventare influencer su Instagram avere una enorme platea di seguaci non è indispensabile. Essere competenti ed autorevoli in un ambito specifico, sì.

Come diventare influencer su Instagram: il primo passo

Va dunque da sé che il primo passo per diventare influencer sia quello di definire il proprio ambito di interesse. Aprire un profilo Instagram generico, anche se ben fatto, non è molto utile. Ognuno di noi, a pensarci bene, è esperto in qualcosa. Ad esempio, c’è chi conosce come le sue tasche una regione italiana o straniera. Chi sa tutto dell’attrezzatura e dell’abbigliamento tecnico da montagna. Chi ha la casa piena di rossetti e lucidalabbra. E così via.

Per realizzare un buon profilo Instagram si parte da qui. Bisogna poi trovare uno stile che lo identifichi. Non solo il contenuto deve essere coerente, ma anche la forma. Ad esempio, una certa tonalità di colore, un “tono di voce” fotografico (scherzoso, tenero, audace), accompagnato da una didascalia che segua la stessa linea. Anche la biografia ha un ruolo importante: non tralasciatela, e inserite all’interno qualche hashtag che vi aiuterà a farvi trovare.

Come aumentare i follower su Instagram

Prima di tutto, i contenuti vanno pianificati per tempo e pubblicati con regolarità. Di solito un post al giorno, o comunque non meno di 5 alla settimana. Grazie a contenuti di qualità e a un corretto uso degli hashtag si comincia ad attrarre follower. Gli hashtag permettono di far apparire i contenuti nelle relative liste, rendendoli visibili anche da chi non segue ancora il profilo. Se puntate a un pubblico internazionale, non dimenticate di inserire anche hashtag in inglese. Meglio usare hashtag brevi e comuni: se ne inventate uno lungo e composto come #lericettesanechepiaccionoame sarà più difficile trovarvi. Se non sapete quali hashtag inserire potete consultare alcuni servizi online come Top Hashtag e All Hashtag, che indicano quali sono le etichette più popolari.

Siate sempre attivi e presenti: rispondete ai commenti, create un rapporto diretto e informale con i vostri follower. La community va curata e coltivata. Un altro suggerimento è quello di interagire con gli altri utenti della piattaforma. Instagram è un social network che favorisce l’interazione tra gli utenti attraverso l’utilizzo dei like, dei commenti e dei messaggi privati: non limitatevi al vostro profilo, ma curiosate in giro e lasciate tracce del vostro passaggio mettendo dei like e commentando i post di altri utenti.

Instagram dà inoltre la possibilità di condividere i propri contenuti anche all’interno del proprio profilo Facebook. Questo permette di raggiungere anche gli amici che ancora non sono iscritti a Instagram o che non utilizzano questo social network. Infine, evitate di comprare i follower: una pratica oggi diffusa che però alla fine non paga. Puntate sull’autenticità e sull’onestà: sarete ricompensati dal pubblico, e anche dalle aziende.

Le stories su Instagram

Non bisogna tralasciare le stories, uno degli elementi più caratterizzanti e frequenti su Instagram. Infatti, più di 200 milioni di utenti di Instagram le utilizzano ogni giorno. Questo rende le stories un’arma perfetta per far crescere il numero di follower e ottenere visibilità. Inoltre, grazie alle stories anche gli utenti che non sono ancora follower possono scoprire un profilo, tramite hashtag e posizione.

Il profilo Instagram aziendale

Per avere un approccio professionale, è consigliabile passare al profilo Instagram aziendale. Con questo tipo di profilo si ha accesso alla sezione insight, che fornisce quotidianamente informazioni anagrafiche sul pubblico, sugli orari in cui è più attivo e sui dati relativi alle performance di ogni singolo post. Sono tutti elementi molto importanti per misurare l’engagement dei followers e organizzare sulla base di questi dati le pubblicazioni. Se volete davvero diventare influencer di professione dovrete compiere questo passo.

Gli altri social network

Quando si parla di influencer si pensa soprattutto a Instagram. In effetti è questo il social che più si presta a questo tipo di attività: è rapido, funzionale, d’impatto e facile da usare. Inoltre, conta più di 500 milioni di utenti attivi ogni mese. La notorietà, però, passa anche per altri mezzi. Uno su tutti il blog. Qui avrete modo di articolare il vostro pensiero in maniera più approfondita. Naturalmente il link al blog sarà ben visibile sul vostro account Instagram. Un altro strumento molto efficace è il video, soprattutto quando si parla di tecnologia: niente di meglio di un tutorial su YouTube. Su questa piattaforma il modo per rendere più visibili i contenuti è quello di ottimizzare il titolo, la descrizione, i tag e gli hashtag in base a una parola chiave (keyword).

Come contattare i brand

Una volta ottenuta una buona visibilità sui social (con almeno un migliaio di follower su Instagram) si può iniziare a contattare le aziende. Potete trovarle con una semplice ricerca su web in base al vostro settore di interesse. Oppure, utilizzare una delle tante piattaforme che mettono in contatto influencer e aziende, come Buzzoole o Virality. Questi siti vengono usati dai brand che scelgono di investire nell’ influencer marketing e dagli influencer per trovare le giuste collaborazioni. Un percorso sicuramente utile per intraprendere questa attività e trasformarla in una professione vera e propria.

Aldo Agostinelli