Da novembre è possibile navigare sui social del gruppo Meta senza visualizzare i contenuti pubblicitari: una scelta per adeguarsi alle regole europee che ha creato un po’ di confusione.
La notizia ha subito avuto una forte risonanza sui social media e non poteva essere: Facebook e Instagram a pagamento a partire da novembre. La realtà è però diversa: è vero che Meta ha introdotto un abbonamento mensile, ma non è obbligatorio. Facciamo il punto.
Da quando Facebook sarà a pagamento?
Meglio quindi chiarire sin da subito l’equivoco: Facebook resta gratuito. Va però precisato che dal 6 novembre Meta, la società proprietaria del social, ha introdotto una versione a pagamento. Gli utenti europei possono sottoscrivere un abbonamento mensile per navigare sulla piattaforma senza annunci pubblicitari.
È solo una nuova possibilità di scelta non obbligatoria. Gli iscritti possono continuare ad usare la versione gratuita di Facebook come sempre. Eppure è scattato il tam-tam nella confusione del momento, alimentata dalle fake news. Le bacheche sono state invase dai messaggi di chi si opponeva all’addebito mensile, rimarcando che “tutte le mie foto sono di mia proprietà e non di Facebook!”.
Cosa riportava davvero la comunicazione di Meta apparsa sui telefonini? “La legge sta cambiando nella tua area geografica, pertanto abbiamo introdotto una nuova possibilità di scelta relativa al modo in cui usiamo le tue informazioni per le inserzioni”. La zona interessata non è solo quella dei Paesi membri dell’Ue, ma comprende il See (Spazio economico europeo) e la Svizzera.
È stata quindi effettivamente introdotta una nuova possibilità di utilizzo, ma con due opzioni:
- “Abbonati per usare i prodotti senza inserzioni”;
- “Usa senza costi aggiuntivi con le inserzioni”.
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Quanto si paga Facebook?
La quota mensile dell’abbonamento per navigare sul social senza pubblicità cambia a seconda della versione utilizzata:
- 9,99 euro al mese per quella web;
- 12,99 euro al mese per l’app fornita dai sistemi iOS e Android.
Chi sceglie l’opzione a pagamento deve considerare che:
- fino al 29 febbraio 2024 l’abbonamento si applica a tutti gli account collegati all’utente;
- dal 1° marzo 2024 per ogni account in più collegato al Centro account dell’utente è previsto un costo ulteriore, pari a 6 euro per la versione web e a 8 euro per l’applicazione su smartphone.
Come funziona Instagram a pagamento?
La novità riguarda ovviamente anche Instagram, fiore all’occhiello del gruppo Meta per la popolarità del social e il numero di iscritti. Il principio è identico: l’abbonamento mensile non è obbligatorio e chi lo sottoscrive può visualizzare la versione senza pubblicità.
Anche il tariffario non cambia:
- 9,99 euro ogni mese se si utilizza la versione web;
- 12,99 euro ogni mese se si utilizza quella via app.
Nel presentare l’offerta, Meta ha voluto rassicurare gli utenti la società si impegna “a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati”.
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Cosa succede se non pago Instagram?
Ricapitolando: nessuna obbligatorietà di sottoscrivere un abbonamento in Europa per usare Facebook e Instagram. Chi vuole mantenere la versione gratuita, potrà tranquillamente continuare a postare foto o video e condividere i suoi contenuti con la rete di contatti.
Tra uno scroll e l’altro, visualizzerà le pubblicità che vengono pubblicate e promosse da aziende e profili, in base ai dati raccolti durante la navigazione, come sempre accaduto.
La notizia di Facebook e Instagram a pagamento, d’altra parte, è arrivata in un momento in cui il dibattito sulla gratuità dei social media è particolarmente acceso.
Tra i suoi protagonisti c’è senza dubbio Elon Musk che, dopo l’acquisto di Twitter (ora rinominato X) ha più volte espresso la volontà introdurre un costo fisso per gli utenti iscritti, dopo quello già previsto per ottenere la spunta blu.