Aldo Agostinelli

Lo human centered design è un approccio che pone l’elemento umano al centro dell’ideazione e della progettazione di un prodotto o servizio: ecco come e quali sono i vantaggi

Sempre di più, l’elemento umano è entrato a far parte della progettazione, della produzione, del marketing, della comunicazione, della vendita. Praticamente di ogni processo e passaggio che connette l’azienda con il cliente. La prospettiva, nel corso degli anni, si è spostata gradualmente verso l’utilizzatore finale. Non a caso, termini come user experience sono ormai diventati di dominio comune. Dallo stesso principio nasce lo human centered design: un approccio ampiamente utilizzato in vari campi come il design di prodotti fisici, di interfacce utente e di servizi, così come nella progettazione di sistemi complessi. Adottando i principi dello human centered design, i progettisti possono creare soluzioni che non solo sono funzionali e efficienti, ma che offrono anche esperienze soddisfacenti e significative agli utenti.

Human centered design: cos’è

Il termine human centered design, o design centrato sull’utente, si riferisce a un approccio alla progettazione che mette le persone al centro dei design processes. L’obiettivo principale dell’HCD è creare prodotti, servizi e sistemi che soddisfino i bisogni, le capacità e le aspirazioni degli utenti finali. Questo approccio si basa su una comprensione profonda degli utenti, delle loro esperienze e dei contesti in cui utilizzano i prodotti e servizi. Occorre in primo luogo raccogliere informazioni dettagliate sui potenziali clienti, le loro esigenze, comportamenti, preferenze, per poi coinvolgerli in tutte le fasi del processo di progettazione, dal brainstorming iniziale alla valutazione del prodotto finale.

Il processo di progettazione è iterativo: diverse versioni del prodotto vengono continuamente testate e migliorate basandosi sul feedback degli utenti. Per questo, nel contesto dello human centered design, sono ampiamente utilizzati i prototipi,  modelli preliminari del prodotto che possono essere sperimentati e valutati dalle persone per raccogliere feedback e apportare miglioramenti.

Su cosa si basa l’approccio human centered?

L’approccio human centered si basa sulla consapevolezza che il pensiero, la percezione, il giudizio delle persone – nel significato più ampio possibile – hanno un peso e un valore. Si tratta di un cambiamento significativo nel contesto di una cultura aziendale che per molto tempo ha pensato di poter calare dall’alto le proprie idee, i propri prodotti, tentando di indurre bisogni nella popolazione, spingendo e forzando anche quando magari un prodotto si rivelava poco corrispondente alle effettive necessità presenti in quello specifico contesto. Per poi semplicemente accantonarlo e passare a produrne uno nuovo, con lo stesso metodo.

Una visione centrata sull’elemento umano è al contrario lungimirante ed è anche in grado di affidare alle aziende un ruolo nuovo e rilevante nel contesto della società. Anche se il loro obiettivo è e rimane il profitto, possono comunque operare in modo utile, con una ricaduta positiva su molti altri soggetti. Al contempo, l’apporto che la società, intesa come insieme di molteplici individui, può offrire all’azienda, le consente di operare in modo più efficace, orientato e veloce, con molti meno sprechi.

Cosa si intende per usabilità secondo la norma ISO 9241-210?

La norma ISO 9241-210:2019 (E) offre una spiegazione di human centered design, definendolo come “un approccio allo sviluppo di sistemi interattivi che mira a rendere i sistemi utilizzabili e utili concentrandosi sugli utenti, sui loro bisogni e requisiti e applicando fattori umani/ergonomia e conoscenze e tecniche di usabilità”. L’usabilità qui è dunque una misura di quanto efficacemente ed efficientemente, oltre che con soddisfazione, specifici utenti possono utilizzare un sistema per raggiungere i loro obiettivi in determinati contesti. Non si tratta di una caratteristica universale, ma piuttosto di come il sistema si adatta agli utenti specifici in contesti specifici. Per questo, per valutare l’usabilità è necessario considerare situazioni di utilizzo reali o realistiche, coinvolgendo utenti veri che utilizzano il sistema per compiti reali in contesti autentici.

Cosa si intende con il termine user centered design?

Human centered design e user centered design sono termini spesso usati in modo intercambiabile, ma ci sono alcune sfumature che li distinguono. Entrambi gli approcci pongono l’utente al centro del processo di progettazione, ma differiscono leggermente nel loro focus e nell’ampiezza dell’approccio.

Infatti, lo human centered design si concentra sull’interazione umana complessiva con il prodotto o servizio, considerando non solo gli utenti finali ma anche altri stakeholder come i clienti, i dipendenti e la società nel suo complesso. Considera il contesto sociale, culturale e ambientale e può essere applicato a una varietà di settori, inclusi i prodotti fisici, i servizi, i sistemi complessi e le politiche pubbliche.

Lo user centered design si focalizza principalmente sugli utenti finali di un prodotto o servizio, cercando di soddisfare i loro bisogni e privilegiando gli aspetti pratici e funzionali. Inoltre, di solito lo user centered design è associato al design di prodotti digitali, come software, siti web e applicazioni, quindi l’ambito di riferimento è più specifico.

Human centered e intelligenza artificiale

L’integrazione dell’HCD con l’intelligenza artificiale è un’area emergente e di grande interesse. L’idea è di utilizzare i principi dello human centered design per guidare lo sviluppo di sistemi di AI che siano non solo tecnicamente avanzati, ma anche utili, utilizzabili e accettabili per le persone. Prima di sviluppare un sistema di AI, è infatti cruciale comprendere chi sono gli utenti finali e quali sono le loro esigenze. Questo può aiutare a definire i requisiti del sistema in modo che risponda effettivamente ai bisogni reali delle persone.

Lo human centered design può anche aiutare a identificare e mitigare i potenziali impatti negativi dei sistemi di intelligenza artificiali, come i bias algoritmici e le implicazioni etiche. Coinvolgere una varietà di stakeholders nel processo di progettazione può garantire che diverse prospettive siano considerate, rendendo i sistemi di AI sempre più vicini alla realtà.

Aldo Agostinelli