Aldo Agostinelli

Blockchain Intelligenza Artificiale: secondo gli addetti ai lavori entro i prossimi dieci anni la seconda viaggerà senza dubbio sulla prima e l’IA e il Machine Learning saranno gli elementi portanti per lo sviluppo delle aziende di deep tech. Read it in English.

Blockchain e Intelligenza artificiale, i dati

Numeri alla mano, i segnali economici ci sono: secondo KPMG nel 2017 il finanziamento del capitale di rischio per l’IA è raddoppiato rispetto al 2016, arrivando a toccare quota 12 miliardi di dollari; contemporaneamente, la Blockchain ha gettato le basi per l’Internet decentralizzato, raccogliendo tramite ICO 5 miliardi di dollari (fonte Coindesk).

Ma, a detta di Sherman Lee, esperto di IA e partner di Zeroth.AI, affinché la transizione divenga una realtà, occorre lavorare su tre elementi essenziali: Big Data, algoritmi e risorse informatiche.

Leggi anche: Digital Marketing, tutto quello che c’è da sapere

Blockchain e Intelligenza artificiale, le infrastrutture necessarie

Fondamentalmente, la tesi sostenuta è che se veramente vogliamo assistere all’alba del mondo digitale decentralizzato e intelligente, una vera Digital Transformation, dobbiamo prima costruire infrastrutture evolute e sviluppare differenti livelli di protocollo (AI Will Take Over Blockchain In 2018, But It Won’t Happen Without These 3 Key Areas).

Relativamente ai dati, Ocean Protocol sta costruendo uno scambio di dati decentralizzato per accogliere le informazioni sugli sviluppi dell’IA e consentire ad aziende e i consumatori di disporre di un protocollo ad hoc. Se il tutto funzionerà, negli anni a venire non saranno più solo le grandi aziende a poter accedere ai Big Data ed è plausibile immaginare che moltissimi progetti (e robot) del genere saranno dedicati a set di dati per settori specifici.

Blockchain, Intelligenza artificiale, IoT e Machine Learning

E visto che i global player non sono interessati a condividere i propri dati, un ruolo sempre più importante sarà affidato in tal senso agli oggetti che comporranno l’Internet of Things (IoT), che avranno il compito di raccogliere le informazioni necessarie per l’evoluzione dell’IA. IoTeX, per esempio, ha le capacità di realizzare una blockchain che funzioni sui dispositivi IoT proprio per tale scopo.

Ma se i dati sono essenziali per l’IA e il Machine Learning, altrettanto lo sono gli algoritmi che devono processarli e che pure devono essere decentralizzati. Non una questione delle più semplici, anzi.

Blockchain e Intelligenza artificiale, i progetti già attivi

C’è comunque chi ci sta già lavorando su: SingularityNET usa l’IA per far comunicare tra loro gli algoritmi, mentre Deep Brain Chain usa l’IA per far funzionare gli algoritmi su GPU inattive. Cortex, invece, è un progetto che consente agli utenti di scrivere programmi di apprendimento automatico, rendendo possibile la comunicazione e lo scambio tra loro all’interno di un ambiente protetto e sicuro, facilitando così la collaborazione della comunità dell’IA.

Infine la potenza di calcolo: occorrono modi intelligenti per sfruttare quella inutilizzata a favore dell’IA e del Machine Learning. Golem è un progetto che ha portato alla creazione di un marketplace per la potenza di calcolo, mentre Raven Protocol ha sviluppato un modo per distribuire calcoli di deep learning a qualsiasi dispositivo nel mondo.

Proseguendo su questa strada, l’IA su Blockchain potrebbe diventare una realtà, evitando di restare appannaggio esclusivo del colossi del digitale.

Cosa pensate dell’IA su registro distribuito? Ne aiuterà lo sviluppo? Tweettate i vostri commenti a @agostinellialdo.

Per scoprire di più sul mondo digitale, leggete il mio nuovo libro: “People Are Media” 

Se ti è piaciuto questo post, leggi anche Semplificare i big data serve ma attenzione a non esagerare

Aldo Agostinelli