LinkedIn è uno dei migliori modi per promuoversi nel mondo del Web Marketing, scrivere bene il sommario è molto importante. Scopri perché
Gli anglofoni lo chiamano headline mentre in Italia è conosciuto come sommario. Ma qual è? Dove si trova nella propria pagina LinkedIn? Sotto nome e cognome. Proprio lì esiste uno spazio da riempire con 120 caratteri, per riassumere al meglio la propria qualifica professionale e non solo la quella aziendale.
Cos’è il sommario di LinkedIn?
Si chiama sommario perché dà la possibilità ai propri iscritti di spiegare in poche parole cosa si fa per realmente per lavoro, ricordandosi però che è la prima cosa che viene letta. Viene visualizzata addirittura prima che qualcuno decida visitare il nostro profilo.
Il sommario viene letto:
- attraverso gli aggiornamento nella homepage
- tramite la ricerca su motore di ricerca
Di conseguenza il sommario del più famoso social network per professionisti può diventare uno strumento di personal branding, se ben utilizzato è un ottimo strumento per aumentare la propria “brand awareness”
Per riuscire a distinguersi tra gli oltre 700 milioni bisogna usare le keywords più adatte e specifiche, cercando di integrare i più classici “Sales Manager”, che formano parole chiave troppo generiche.
Un sommario vincente è quello che combina un contenuto attrattivo disseminato di sapienti e adeguate keywords.
Quali sono gli errori più comuni presenti nel sommario LinkedIn?
Non basta scrivere nel sommario la sola qualifica professionale o aziendale. Questo spazio sotto la foto profilo e il proprio nome e cognome è il testo che deve convincere qualcuno che siamo la persona giusta che sta cercando, fino a portarlo a cliccare per visitare il profilo per poi approfondire le mie esperienze lavorative.
Il sommario del profilo LinkedIn ha un ruolo strategico e deve evitare errori come quello di scrivere headlines:
- Scadenti o troppo autocelebrativi (Social Media Manager Superstar)
- Banali come “imprenditore” o “libero professionista”
- Generici come “Demand Planner”
Se la qualifica non è chiara, nessuno chiederà chiarimenti e così si perderà la possibilità di farsi notare. Qualsiasi sia la propria professione è importante saperla spiegare chiaramente aggiungendo anche quali sono le capacità che potresti mettere al servizio del prossimo datore di lavoro o cliente.
Evitare sempre di presentarsi e posizionarsi come tuttologo/tuttofare.
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Cosa scrivere nel sommario di LinkedIn?
Per scrivere un sommario di LinkedIn efficace si possono seguire questi consigli:
- Aumentare il limite di caratteri a 220
- Includere keywords per aumentare la visibilità
- Non usare power keyword o superlativi
- Capire cosa si vuole comunicare
- Scegliere il tone of voice adeguato
- Creare una proposta di valore
- Non vantarsi
- Non ti screditarsi
Esistono 4 punti da considerare come linee guida per buttare giù il proprio headline:
- Cosa fai
- Chi aiuti
- Come puoi migliorare la vita/il lavoro altrui
- Dare prova di credibilità
Per esempio:
Facebook Marketing Expert | Social Media Influencer | Speaker | Author
Questa headline è chiara, concisa, concreta ed esaustiva.
È importante ricordarsi sempre che quando si scrive un sommario per LinkedIn che esistono due tipi di lettori diversi:
- Persone
- Motori di ricerca
Le prime hanno bisogno di essere colpite ma anche di capire cosa gli viene comunicato, i secondi invece verificano la presenza o assenza di uno o più parole chiave impostate per rientrare nella ricerca desiderata.
Esistono due principali tipologie di headline:
- Standard più dettagli, è il tipo di sommario che, anche se riporta la qualifica, aggiunge qualche sfumatura, parola chiave o una frase per renderlo più comprensibile
- Creativo, di solito rinuncia alla qualifica per diventare uno spazio pubblicitario
Se si sceglie l’ultimo approccio bisogna ricordarsi che il risultato dev’essere comprensibile e rintracciabile dal motore di ricerca.
Quale lunghezza deve avere il sommario?
Il sommario LinkedIn può contenere al massimo 220 caratteri, che però non vengono sempre visualizzati tutti. Infatti, nei risultati dei motori di ricerca, spesso vengono visualizzati tra gli 80 e i 90 caratteri dei 220 totali.
Per questo motivo bisogna essere efficaci in pochissime righe e quindi potrebbe bastare inserire semplicemente le keywords e long tail. In realtà, scrivere solo in ottica SEO non sempre paga, perché è l’utente che deve essere trovato. Accanto alla ricerca di parole chiave è essenziale saper curare bene il contenuto, renderlo chiaro ed efficace, diretto e originale.
Come definire l’obiettivo?
Seguire uno schema strutturato può aiutare chi non ha un’idea precisa e chi vuole evitare di perdere tempo. Farsi domande può essere un buon modo per capire cosa si vuole ottenere dal proprio sommario.
È importante:
- definire l’ambito di lavoro
- individuare il target
- definire le aziende presso cui si vorrebbe lavorare o i potenziali clienti
- identificare i propri punti di forza e gli elementi distintivi
Una volta che sono state chiarite le idee, bisogna sviluppare il contenuto. Come comunicarlo nel miglior modo e quale tone of voice usare.
Quale è lo stile migliore?
Esistono diversi tone of voice da scegliere per creare un ottimo sommario. Quale stile scegliere dipende dall’obiettivo che si ha.
C’è infatti chi imposta il proprio headline in modo classico, scrivendo professione, qualifica e specifiche della funzione. Altri invece preferiscono puntare su uno stile più coinvolgente e puntano a spiegare quali sono le soluzioni che possono offrire.
L’impostazione, di conseguenza, dipende proprio dall’obiettivo e quindi dalla scelta di cosa si desidera comunicare per potersi mettere in mostra.
È importante ricordare sempre di utilizzare alcuni accorgimenti importanti:
- Usare un linguaggio comprensibile
- Scrivere in prima persona
- Inserire eventuali link per spiegare cosa si sa fare
- Inserire una call to action
Consigli per scrivere un sommario di LinkedIn perfetto
In conclusione, ecco qualche trucco riassunto qui per l’headline migliore sul mercato:
- Usa le parole chiave che rappresentano ciò che fai e che altri usano quando cercano determinati servizi
- Aiutare la SEO, LinkedIn ha il proprio motore di ricerca interno. Digitando nella barra in alto una ricerca LinkedIn mostrerà i profili più attinenti
- Il nome dell’azienda o del datore di lavoro è una questione che crea dubbi. In senso generale meglio sempre evitare a meno che fornire il nome dell’azienda non dia informazioni determinanti sulle proprie capacità
- Evitare di inserire i titoli di studio conseguiti
- Inserire caratteri speciali, nel sommario di LinkedIn si possono usare anche immagini o emoji, ma senza esagerare perché non bisogna dimenticare che LinkedIn è un social professionale.