Lo snippet è un breve estratto descrittivo di una pagina web, indispensabile per rispondere alle domande degli utenti e per ottenere una buona visibilità sui motori di ricerca
Lo snippet è la porzione di testo che compare in seguito ad una ricerca su Google. In sostanza, i risultati che i motori di ricerca restituiscono sulla SERP sono proprio gli snippet. Ovvero, un’anteprima dei siti web, una breve descrizione della pagina che si desidera visitare. Si tratta di un elemento tutt’altro che banale, in quanto può determinare un’azione (o una mancata azione) dei potenziali clienti. In base alla descrizione che compare nei risultati della ricerca l’utente potrebbe decidere di cliccare, oppure no. Per questo lo snippet deve essere curato con particolare attenzione e rappresenta una parte importante della SEO on page.
Cosa si intende per snippet?
Snippet significa “ritaglio”, “frammento”. Esso infatti è composto da un pezzetto di testo – o meglio – da diverse componenti testuali, come vedremo tra poco. È la prima cosa che gli utenti vedono quando effettuano una ricerca per parole chiave attinenti al nostro sito web. Dunque è importante tenerne conto nel corso della sua realizzazione. Lo snippet deve contenere le informazioni fondamentali relative al sito, e al contempo essere ben realizzato in ottica SEO, in modo da garantire al sito stesso un buon posizionamento.
Da quali elementi è composto
Gli snippet di Google sono composti da tre elementi: il tag title, la meta description e lo slug. Se utilizzate il plugin Yoast SEO su WordPress probabilmente questi termini vi risulteranno familiari. Vediamoli ora nel dettaglio uno per uno, per capire come realizzarli al meglio e in ottica SEO friendly.
- Tag title. Il titolo deve contenere prima di tutto la parola chiave. Dev’essere conciso e chiaro, comunicando in modo immediato e inequivocabile quale sarà il contenuto dell’articolo o delle pagine web. Infine, è importante restare entro il limite dei caratteri suggerito in base al dispositivo: tendenzialmente, per non sbagliare, è bene stare entro 60 caratteri.
- Metadescription. Si tratta, com’è evidente, di una descrizione, che anche in questo caso deve essere molto chiara e stringata. In poche righe (160 caratteri solitamente) bisogna spiegare di che cosa si andrà a parlare in quella pagina. Se possibile, inserendo anche qualche elemento in grado di invogliare l’utente.
- Slug. Lo slug è la parte finale dell’url. Se non lo si modifica, WordPress inserisce in automatico il titolo della pagina, che però è troppo lungo per una ricerca Google. Meglio inserirne uno nuovo, magari scegliendo proprio la parola chiave.
Rich Snippet
Gli richsnippets sono elementi aggiuntivi rispetto allo snippet classico. Ad esempio le anteprime dei video, le stelle delle recensioni, il nome dell’autore, il prezzo di un articolo e così via. Questi elementi possono essere implementati tramite alcuni microdati supportati da Google. Essi non impattano direttamente sul posizionamento, a livello SEO. Tuttavia, risultano molto apprezzati dagli utenti, quindi è consigliabile utilizzarli per aumentare il CTR (click through rate), migliorare la reputazione e aiutare Google ad effettuare la geolocalizzazione. Per inserirli su WordPress bisogna scaricare il plugin Schema.org Rich Snippets.
Posizione zero: come ottenerla
Il sogno di tanti è arrivare all’agognata “posizione zero” di Google. Alcuni siti web sembrano “ancorati” alla prima posizione in SERP. Però, grazie ai cosiddetti featured snippet, o snippet in primo piano, si può sperare di superarli. In primo luogo, è comunque indispensabile lavorare sulla SEO snippet, ottimizzandoli come abbiamo visto. I featured snippet, però, sono qualcosa di più. Offrono infatti informazioni complete rispondendo alle domande che gli utenti pongono in modo dettagliato. Ma perché parliamo di posizione zero? Perché questi snippet non modificano in realtà il posizionamento del sito web nella SERP. Sono un’altra cosa, e vengono generati in modo automatico dal motore di ricerca stesso, che vuole offrire agli utenti una risposta chiara e immediata. (Tuttavia, se il vostro sito web non compare nella prima pagina della SERP è impossibile che esca nei risultati zero).
Se non si può intervenire, dunque, come raggiungere questa prestigiosa posizione? Semplice: ricordando che Google premia la qualità:
- cercate di creare contenuti originali che rispondano alle domande più facili e frequenti (dunque che cosa, chi, perché, come, quando e dove);
- fornite la risposta alla domanda principale (solitamente “cos’è”) all’attacco della prima frase;
- selezionate le parole chiave più pertinenti;
- formattate sempre in modo corretto i testi (titoli, descrizioni, brevi paragrafi);
- integrate e aggiornate i contenuti già realizzati.
Non c’è una via d’uscita rapida o una formula magica per arrivare alla posizione zero: si può solo lavorare sul contenuto. Ricordate comunque che i featured snippet sono temporanei: Google potrebbe farne sparire uno, oppure sostituirlo, da un giorno all’altro.