Aldo Agostinelli

Il footer, o piè di pagina, è la parte conclusiva di un sito web, collocata in fondo. Contiene alcune informazioni pratiche, come i contatti aziendali, e link diretti a sezioni specifiche del sito

Il footer è la parte finale di un sito web. Detto anche piè di pagina, contiene alcune informazioni pratiche, link diretti, e spesso anche la struttura del sito stesso, con l’indicazione e il rimando a diverse pagine web. Ad esempio, negli e-commerce viene utilizzato spesso dagli utenti per trovare rapidamente informazioni sulle modalità di spedizione o di reso. Un sito web senza footer è incompleto: gli utenti sono ormai abituati a trovarlo e a utilizzarlo come riferimento. Per questo, anche se le informazioni essenziali non devono essere collocate in questo spazio, è comunque importante realizzarlo sempre e curarlo nella sua composizione. Vediamo come.

Che cosa si intende per footer?

Footer significa piè di pagina. È infatti la parte che chiude, in basso, un sito web, e si riconosce perché solitamente è contraddistinto da un colore diverso dal resto del sito. In questo modo, risulta immediatamente riconoscibile. Non contiene contenuti importanti come quelli presenti nell’header e nell’above the fold. Tuttavia, è comunque un punto di riferimento del sito web sul quale può cadere l’attenzione degli utenti, o dove chi naviga può scegliere esplicitamente di “dirigersi” per trovare qualche informazione rapida e diretta.

Cosa scrivere nel piè di pagina di un sito?

Anche se la scelta varia in base al sito web e alle caratteristiche dell’azienda, il footer contiene di solito i seguenti contenuti:

  • contatto dell azienda
  • eventuali informazioni biografiche
  • partita iva o codice fiscale
  • icone dei social media
  • informazioni legali e copyright
  • condizioni di vendita
  • modalità di pagamento accettate
  • policy
  • cookie
  • link relativo a spedizione e servizi
  • loghi di partner e certificazioni.

Si tratta, quindi, di informazioni pratiche o di servizio, con collegamenti utili per il lettore. Il contatto, ad esempio, non può assolutamente mancare. Vi sconsigliamo, invece, di inserire all’interno del footer dei contenuti che richiedono un’azione diretta dell’utente. Come l’iscrizione alla newsletter. Cercate di inserire tutte le informazioni essenziali, evitando però di creare confusione o di riempire eccessivamente questa sezione, che deve risultare prima di tutto pratica e funzionale. Alcuni footer rispecchiano la mappa del sito web: questa scelta dipende anche dalla complessità del sito stesso.

Creare il footer su WordPress

Se il vostro sito web è stato creato da un web designer o da un graphic designer, il footer sarà con ogni probabilità già stato inserito. Diversamente, se vi muovete autonomamente su WordPress, potete provvedere ad aggiungere widget e testo nel footer andando semplicemente nella sezione dedicata e trascinando i moduli prescelti. Il footer è preimpostato con una suddivisione in colonne, a seconda del tema. Di solito sono presenti tre sezioni che si possono modificare inserendo e togliendo elementi. Per qualche spunto interessante e utile, date un’occhiata a questo sito.

Piè di pagina e SEO

Il footer svolge una funzione utile anche dal punto di vista della SEO. Spesso, infatti, viene utilizzato per inserire link interni e collegamenti verso le pagine più importanti. Tuttavia, ricordate che Google si “accorge” se collocate dei link al di fuori di un contenuto, privandoli del peso che avrebbero in un altro contesto. Cosa fare, quindi? Tendenzialmente, se inserite dei link in uscita utilizzate l’attributo nofollow. Per quanto riguarda i link interni, dosateli con attenzione, aggiungendo quelli necessari per facilitare la navigazione degli utenti all’interno del sito web. La selezione deve seguire una logica, e non essere casuale. Potete anche utilizzare Google Analytics per comprendere il comportamento dei propri utenti e scoprire quali pagine vengono visualizzate più di frequente.

Aldo Agostinelli