Aldo Agostinelli

I buoni spesa sono dei benefit che l’azienda può offrire ai propri dipendenti. Rappresentano uno strumento pratico e semplice da usare che si traduce in un aumento del potere d’acquisto dei lavoratori. Ecco come funzionano

I buoni spesa, o buoni acquisto aziendali, rientrano nei tanti beni e servizi del welfare aziendale. Più nello specifico, siamo nell’ambito dei fringe benefit, ovvero di quei “beni in natura” che l’azienda può offrire ai dipendenti (ad esclusione del denaro). I buoni spesa possono essere utilizzati in diversi modi e rappresentano un aiuto sostanzioso per i nuclei familiari, specialmente in un momento storico in cui la difficoltà economica riguarda un numero sempre più ampio di persone. Essi permettono infatti di aumentare il potere di acquisto delle famiglie in modo concreto. Vediamo dunque come funzionano e quali sono i vantaggi che determinano.

Che cosa sono i buoni spesa aziendali

I buoni spesa aziendali, chiamati anche buoni acquisto o buoni regalo, sono dei voucher utilizzati dalle aziende come benefit per i propri dipendenti. Si tratta di buoni dal valore predeterminato che possono essere utilizzati presso esercizi commerciali di vario genere, ad esempio per acquistare generi alimentari o per altri acquisti di beni di prima necessità o accessori. Rientrano infatti in questa categoria anche i buoni per il carburante oppure ticket specifici da spendere ad esempio presso negozi di elettronica. Il vantaggio è semplice e immediato: i dipendenti risparmiano di fatto sulla spesa mensile in modo rilevante.

Come funzionano

Se l’azienda desidera offrire ai dipendenti dei buoni spesa, dovrà in primo luogo attivare una convenzione con una società che emetta il buono stesso. In secondo luogo, occorre siglare accordi con i negozi nei quali tale buono può essere utilizzato: ad esempio negozi di abbigliamento, supermercati, palestre, negozi di elettronica, ristoranti, distributori di benzina, negozi online e altro ancora. Non ci sono limiti per quanto riguarda le tipologie. Una buona prassi è quella di parlare con i dipendenti prima di attivare le convenzioni, in modo da rispondere alle loro esigenze e non sprecare questa opportunità offrendo beni non richiesti. Nelle aziende di piccole dimensioni è semplice farlo; in quelle più grandi si può pensare di sottoporre un questionario. I dipendenti apprezzeranno questa attenzione.

Per quanto riguarda l’utilizzo, i lavoratori che ricevono questo benefit devono semplicemente fornire il buono al momento dell’acquisto, precisando prima che pagheranno, appunto, tramite buoni spesa. Spesso i buoni hanno una scadenza; anche in caso contrario deve essere presente una indicazione stampata sul buono stesso. I buoni possono essere anche elettronici: spesso basta mostrarli sul display dello smartphone, oppure si possono stampare.

I vantaggi dei buoni spesa aziendali

I buoni spesa sono vantaggiosi tanto per i dipendenti che li ricevono quanto per le aziende, che, tramite questo come altri servizi e beni di welfare aziendale, migliorano la vita dei dipendenti e di conseguenza la loro prestazione in azienda. L’azienda può scegliere di offrirli in alcuni momenti dell’anno in cui risultano particolarmente utili, come a Natale. Sarà un omaggio sicuramente apprezzato. Oppure come premio o riconoscimento in altre occasioni particolari. Inoltre, i buoni spesa rappresentano un modo utile e diretto per abbassare i costi aziendali. Ricordiamo che sono anche deducibili fino al valore di € 258,23 per collaboratore.

All’interno di un piano di welfare aziendale, i buoni spesa si possono proporre insieme ad altri benefit, costruendo l’offerta in base alle caratteristiche e alle esigenze dei dipendenti. Oltre ai buoni e ad altri benefit materiali, si può valutare di proporre facilitazioni legate alla salute e al tempo libero, come assicurazioni sanitarie, viaggi, vacanze, buoni per piscine e centri sportivi, teatri, cinema e altre attività culturali.

Aldo Agostinelli