I domini sono traduzioni letterali degli indirizzi IP e sono strutturati ad albero, in modo gerarchico: dominio di primo livello, dominio di secondo livello, dominio di terzo livello. Ecco cosa significa
Dominio di primo livello, dominio di secondo livello, dominio di terzo livello: che cosa significa? Si tratta dei diversi nodi che costituiscono la struttura gerarchica del Domain Name System (DNS). Si parte dal principale (.it, .org, .com e così via), si passa poi al secondo livello, che è quello che normalmente identifichiamo con il sito web nel suo insieme, per poi passare ad una serie di sottodomini, detti anche domini di terzo livello. Vediamo di capire meglio di che cosa stiamo parlando e perché è importante creare un sito web strutturato in domini di primo secondo e terzo livello.
Che cosa sono i domini
I nomi di dominio sono “traduzioni” di sequenze di numeri che identificano uno specifico sito web (indirizzi IP) in parole chiave chiare e comprensibili. Il nome di dominio permette agli utenti di navigare in modo fluido, orientandosi tra le diverse pagine. Ogni dominio, infatti, offre un’indicazione perfettamente leggibile tanto agli utenti, quanto ai motori di ricerca. Per questo, devi essere bravo a scegliere le parole giuste per i tuoi sottodomini (ai quali puoi assegnare un nome liberamente).
Visivamente, il dominio si trova in alto, nel browser, dopo l’acronimo http o https. Prima viene il dominio di terzo livello, poi seguono quello di secondo e infine di primo. In sostanza, questa “semplice” stringa permette di trasferire dati e informazioni sul web, oltre a comunicare il contenuto del sito web che si sta visitando. Ogni dominio è unico e il nome di dominio deve essere sempre registrato tramite apposite società che gestiscono le prenotazioni dei nomi di dominio sul web.
Dominio di primo livello
Il nome di primo livello, detto anche principale, è l’estensione che chiude l’url: .org, .com, .it, .eu, .gov ecc. Questo dominio, detto anche TLD (top level domain) può identificare un territorio o una tipologia di prodotto o servizio. La maggior parte dei domini di primo livello vengono gestiti da specifiche organizzazioni, come la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN).
Secondo livello
Il nome di secondo livello può essere considerato come il nome principale di un sito web. Ad esempio, se l’url del sito è azienda.com, “azienda” è il nome di secondo livello. Spesso il secondo livello coincide con il nome del brand, oppure contiene parole chiave che lo descrivono in modo chiaro e univoco. In ogni caso, deve essere utilizzato per comunicare la propria identità. Tenete conto che questo dominio non può superare una lunghezza di 63 caratteri. D’altronde, un nome più lungo sarebbe dannoso in quanto difficile da ricordare. Si possono utilizzare lettere, numeri e il trattino (-) ma non altri simboli o caratteri.
Terzo livello
I domini di terzo livello, detti anche sottodomini, servono per strutturare il sito web in diverse sezioni e rendere la navigazione più fluida ed efficiente. Ad esempio, essi possono identificare la sezione blog, quella dello shop online o di assistenza. Nella stringa blog.azienda.com, “blog” è il nome di terzo livello. È molto importante sceglierli bene e organizzarli secondo una logica chiara e coerente per facilitare la navigazione e ottenere anche un migliore posizionamento dal punto di vista della SEO. Per le grandi aziende, l’organizzazione del sito web in sottodomini è essenziale per identificare diversi reparti, oppure sedi differenti o lingue diverse. Pur non essendo obbligatori, quindi, sono altamente consigliati.