Aldo Agostinelli

La user interface è l’interfaccia, il livello che si frappone tra l’utente e la macchina o il software che utilizza, rendendo una tecnologia altamente complessa utilizzabile e accessibile a chiunque

Spesso non ci rendiamo neppure conto della complessità delle tecnologie che utilizziamo quotidianamente. È normale, perché tra noi e loro c’è un’intermediazione: la user interface (ui) o interfaccia utente. La user interface è, appunto, un’interfaccia, un livello di collegamento che rende anche i software e i macchinari più avanzati utilizzabili da chi non ha particolari competenze tecniche. Un esempio? I “bottoni” che clicchiamo così spesso quando navighiamo sul web o utilizziamo qualsiasi programma sul computer. Vediamo in cosa consiste nel dettaglio e perché non se ne può fare a meno.

Che cos’è la user interface

La ui consiste nell’insieme di tutti quegli elementi che si frappongono tra la macchina e l’utente, rendendone possibile l’interazione. Anche se la ui esiste per le macchine di qualsiasi natura, l’utilizzo più noto e al quale ci riferiamo in questa sede riguarda l’ambito informatico. Il principale esempio di user interface è l’ interfaccia grafica realizzata dai web designer per programmi e siti web.

Esiste infatti un vero e proprio user interface design, o ui design, cioè una specifica attività orientata a realizzare la migliore interfaccia – funzionale oltre che graficamente piacevole – per l’utente. Un processo strettamente legato al design thinking. Per comprenderla meglio, possiamo pensare alla user interface come alla parte esterna dei software, a uno strato esteriore del sistema operativo o del programma che stiamo utilizzando. Quasi come un vestito. Ciò significa che i diversi “strati” possono essere programmati separatamente.

User interface e user experience

Spesso i termini user interface e user experience vengono confusi. La distinzione, in effetti, non è così immediata. Possiamo dire che la ui fa parte della user experience, o meglio ancora la determina, almeno in parte. La ui consiste nell’insieme degli elementi grafici che consentono all’utente di interagire con la macchina. La ue è un concetto più ampio, che si riferisce all’esperienza, appunto, dell’utente, nel complesso.

Ad esempio: se per comprare un vestito su un e-commerce si fatica a concludere il processo di acquisto, è difficile identificare i touch point con l’azienda o comprendere le informazioni indispensabili, la user experience di quell’e-commerce sarà negativa. Questo perché la user interface non è stata sviluppata nel migliore dei modi.

Come realizzare una buona ui

Lo sviluppatore della user interface, o ui designer, deve tenere in considerazione diversi elementi. Prima di tutto la ui deve avere una veste grafica semplice ed intuitiva, con elementi familiari all’utente (come i “bottoni” citati all’inizio).  È importante poi strutturare una gerarchia visiva che guidi la persona all’interno del sito web o del programma tra gli elementi più o meno importanti. I contenuti devono essere organizzati in modo funzionale ed efficiente.

Lo ui designer si occupa della parte visual e interattiva di un prodotto digitale, quindi deve guidare l’utente in modo chiaro e preciso. Deve inoltre tenere in considerazione anche l’aspetto estetico, scegliendo uno stile facilmente riconoscibile e applicandolo in modo coerente. Il layout di un sito web, di un blog o di un programma dovrà rispecchiare l’identità del brand, in modo da renderlo immediatamente visibile e comprensibile.

I vantaggi di una ui efficace

La realizzazione della user interface influisce in modo diretto sulla possibilità di coinvolgimento a lungo termine degli utenti. E dunque, di conseguenza, sul business dell’azienda e sui suoi ricavi. Si tratta quindi di una componente fondamentale dello sviluppo di ogni prodotto digitale, che deve essere affidata a un professionista adeguatamente formato.

Aldo Agostinelli