Aldo Agostinelli

Gli annunci pubblicitari sui social network, detti social advertising o social ads, permettono di raggiungere con precisione un bacino di utenza ben definito. La comunicazione diventa così efficace e immediata

Con social ads si intende una tipologia di pubblicità che si basa sulle inserzioni sui social network. I social ads possono essere annunci testuali e banner, veicolati solo attraverso i social network e le community. E’ stato il social più famoso, Facebook, a lanciare per primo questo genere di advertising. DopodichP, Twitter, Linkedin, Pinterest ed Instagram lo hanno seguito a ruota. Si tratta di un sistema innovativo che permette di raggiungere un numero elevato di utenti di un determinato target e di mostrare gli annunci solo agli utenti che potrebbero davvero avere interesse per determinati prodotti e servizi.

Cosa sono i social ads e come si usano

Il termine social ads o social advertising si riferisce, come introdotto in precedenza, all’utilizzo di spazi pubblicitari all’interno dei social media. Il social advertising rientra nelle attività tipiche dell’inbound marketing, e ne rappresenta un elemento importante poiché propone contenuti mirati a un target selezionato in base ai desideri e ai comportamenti di acquisto delle persone che lo compongono. Prima di partire con una campagna di social ads, bisogna sapere per chi e cosa lo si sta facendo, e con quale scopo. Il consiglio è quello di stabilire obiettivi specifici, misurabili e con una scadenza. I social network non sono tutti uguali. E di conseguenza, non lo sono i social ads, che vanno ottimizzati in relazione alla piattaforma sulla quale si collocano. Nel corso della campagna bisogna poi monitorare le performance e valutare le modifiche che potrebbero portare risultati migliori.

La profilazione degli utenti

I social network permettono di selezionare tipologie specifici di utenti in base a diversi elementi come le caratteristiche demografiche, geografiche, gli interessi e così via. Così, è possibile definire il proprio target, al quale rivolgersi con un linguaggio adeguato e con contenuti mirati. La profilazione degli utenti, infatti, è un passaggio fondamentale per la veicolazione di contenuti rilevanti per il bacino di riferimento. Ma come avviene la profilazione? Può essere esplicita, cioè derivante da ciò che l’utente mostra consapevolmente di sé. Oppure implicita, deducendo e analizzando il suo comportamento di navigazione sfruttando strumenti come i cookies.

Campagne Facebook

L’algoritmo di Facebook monitora le abitudini degli utenti nel corso del tempo, imparando a “conoscerle”. In questo modo, i costi di una campagna diventano sempre più ridotti, in funzione di risultati sempre più precisi. Facebook Ads fornisce numerosi dati sugli utenti: dalle abitudini di consumo alle amicizie, dalle passioni al lavoro. L’advertising su Facebook può assumere diverse forme:

  • Annunci fotografici: un titolo e un breve testo con una call to action per invitare all’acquisto o a compiere un’azione
  • Video (meglio se brevi)
  • Storie: durano solo per 24 ore per cui si prestano per le offerte rapide
  • Annunci carosello: 10 immagini e video con link, utili per esporre un prodotto nelle sue caratteristiche
  • Presentazione: un video formato da più immagini statiche
  • Collection ads: l’utente clicca sulla foto o video per conoscere dettagli ulteriori come il prezzo
  • Post istantanei: annunci a schermo intero, utilizzati spesso per la raccolta dati

Instagram e gli altri social

Grazie a una campagna social su Instagram, i contenuti fotografici possono diventare un ottimo strumento promozionale. Tramite le immagini si può costruire una narrazione, uno storytelling visuale e d’impatto che racconta il brand meglio di molte parole. I post, e ancor più le stories, risultano infatti molto coinvolgenti ed efficaci. La tipologia di post che si possono realizzare su Instagram rispecchia in parte gli strumenti offerti da Facebook, con dettagli diversi per quanto riguarda caratteri e dimensioni, e con una maggiore attenzione all’immagine. Naturalmente, anche tutti gli altri social permettono di utilizzare i social ads. Su YouTube bisogna puntare sulla rapidità, per cui il brand va esposto subito. Su Twitter funzionano bene le campagne pensate per i due canali differenti tra mobile e desktop. Snapchat gioca sull’immediatezza con messaggi di 5 secondi che hanno un forte impatto visivo. LinkedIn infine è adatto a immagini grandi e titoli mediamente lunghi.

Aldo Agostinelli