Aldo Agostinelli

I Non-Fungible Token rappresentano il futuro del web e dei mercati digitali. Specialmente per il mondo dell’arte. Ma nella pratica gli NFT cosa sono? Ecco come funzionano e quali sono i loro vantaggi

Siamo entrati ufficialmente nell’era degli NFT: Non-Fungible Token. Ma gli NFT cosa sono? Beni “non fungibili”, ovvero non intercambiabili, in quanto dotati di una specifica individualità. Un concetto astratto non semplice da comprendere a fondo. Così come non è facile capire perché mai qualcuno dovrebbe pagare 2,9 milioni di dollari per possedere il primo Tweet della storia, dal momento che chiunque può vederlo online e di esso non esiste nulla di materiale. (Per la cronaca, lo ha recentemente acquistato l’imprenditore malese Sina Estavi). Cerchiamo dunque di capire meglio che cos’è un token non fungibile, come acquistare un NFT e perché investire in NFT può essere vantaggioso.

NFT: cosa sono

Gli NFT sono token non fungibili in quanto dotati di una loro unicità. Le banconote, per comprendere meglio il concetto, sono al contrario beni fungibili. Intercambiabili. Una banconota non ha un valore di per sé: una vale l’altra, tra pezzi dello stesso taglio. Lo stesso vale per i bitcoin. Gli NFT, invece, non sono intercambiabili. Ciascuno identifica in modo univoco l’autenticità di un oggetto digitale. Ad esempio di opere d arte digitali o, per tornare al caso citato in apertura, di un tweet, che diventa oggi un prodotto digitale vendibile come un pezzo unico. Ogni oggetto digitale creato da chiunque può essere venduto come NFT: un articolo, un audio, un video, una foto, una GIF… il Non-Fungible Token può essere considerato come il marchio, il certificato, la firma dell’autore su tale oggetto.

Non-Fungible Token e blockchain

Gli NFT sono strettamente collegati alla blockchain, senza la quale di fatto non potrebbero neppure esistere. La blockchain è una sorta di registro virtuale immodificabile nel quale vengono salvate e archiviate le transazione di dati che vanno protette da manipolazioni. Si tratta in altre parole di un sistema sicuro, in grado di garantire la tutela e la tracciabilità dei trasferimenti, e che impedisce la riproducibilità di un oggetto digitale. Ad esempio dell’ arte digitale, che altrimenti potrebbe essere replicata all’infinito. Le informazioni registrate sulla blockchain ci dicono che quell’oggetto è unico e non è riproducibile. Questa innovazione ha avuto un impatto importante nel mondo dell arte, tanto che è nata una vera e propria corrente, la Crypto Art, con opere digitali vendute all’asta per milioni di euro.

Come funzionano gli NFT

Per spiegare il funzionamento dei Non-Fungible Token restiamo nel mondo dell’arte, il primo settore a farne ampio uso. L’artista salva la sua opera in formato digitale, tramite quindi una sequenza di numeri, in linguaggio informatico. Tale sequenza viene compressa in una stringa più corta chiamata hash, della quale solo il proprietario è a conoscenza. Si tratta del primo “marchio di fabbrica”. L’hash viene salvato e archiviato nella blockchain. Ogni volta che avviene una transazione, questa viene registrata nella blockchain. E l’NFT conserva al suo interno le transazioni delle vendite di tale hash, dalla prima all’ultima volta in cui l’oggetto è stato venduto.

Come investire in Non-Fungible Token

Per investire in NFT occorre accedere ai marketplace: siti web dove avvengono scambi di oggetti digitali, specialmente di opere d’arte. I più noti sono NiftyGateway, MarkersPlace, Rarible, SuperRare. La piattaforma più facilmente accessibile però è, al momento, OpenSea, basata sulla blockchain Ethereum. Per creare o acquistare token non fungibili bisogna quindi avere un portafoglio Ethereum. Oltre a questi mercati virtuali, in cui è possibile trovare un’ampia varietà di prodotti, ci sono poi marketplace più specifici come Valuables, per acquistare i tweet, CryptoKitties, uno dei primi a lanciare gli NFT con i gattini crittografici, NBA Top Shot, dove è possibile comperare dei momenti-video del campionato di basket americano. Infine, ci sono anche le case d’asta storiche, come Christie’s, che hanno deciso di aprirsi a questa novità.

L’andamento e i vantaggi degli NFT

La pandemia ha contribuito ad una crescita importante nelle vendite degli NFT, probabilmente a causa del fatto che molte persone hanno trasferito necessariamente parte delle loro vite sul web. Ad esempio, per artisti e musicisti – bloccati dall’impossibilità di esibirsi in pubblico – il web è stata l’unica strada che ha permesso loro di reinventarsi e di guadagnare. Nel terzo trimestre del 2021, le vendite degli NFT hanno superato i 10 miliardi di dollari. Sono nati di conseguenza tanti metaversi, realtà virtuali in cui proporre e usare i propri NFT. Non è un caso che Facebook abbia deciso di muoversi proprio in questa direzione. Per brand e creator si è aperto così un nuovo mercato con possibilità di guadagno elevatissime a costi di investimento minimi. La mancanza di intermediazione, l’immediatezza, la tracciabilità sono alcuni dei vantaggi dei Non-Fungible Token. In più, bisogna considerare il guadagno che essi determinano di vendita in vendita: ogni volta che un NFT viene rivenduto a terze parti, il proprietario viene ripagato dei diritti. E gli NFT possono essere venduti per un numero illimitato di volte.

Aldo Agostinelli