Aldo Agostinelli

Ms Dos è stato il sistema operativo più diffuso al mondo fino al 1995. Commercializzato dalla Microsoft, oggi non è più in produzione, ma si può comunque aprire da Windows. Ecco la sua storia e come funziona

Ms Dos è un sistema operativo commercializzato tra il 1982 e il 2000 da Microsoft. Oggi non è più in produzione, ma fino al 1995 è stato il sistema operativo più utilizzato in tutto il mondo. Chiunque abbia usato un computer tra gli anni 80 e gli anni 90 ha dovuto inserire i comandi manualmente con la tastiera. È questo, infatti, il funzionamento di Ms Dos. Era quindi necessario, pur senza essere programmatori, conoscere almeno i comandi principali e la relativa azione. Sembra un mondo lontano da oggi. Eppure, Ms Dos può ancora servire, in determinate circostanze.

Che cos’è l Ms-Dos?

Ms dos è la sigla di Microsoft Disk Operating System. Si tratta di un sistema operativo monoutente a disco con microprocessore x86, in grado di far girare un programma per volta. La sua interfaccia standard è costituita da una riga di comando. Più avanti, vennero introdotte anche interfacce grafiche o basate su menu testuali. La memoria RAM nel Ms-Dos è suddivisa in tre memorie:

  • convenzionale o base, che indica i primi 640 Kilobyte, gli unici utilizzabili in modo attivo;
  • espansa, compresa tra i primi 640 kB ed il primo Megabyte, visualizzabile solo attraverso una finestra di 64 Kb
  • estesa, la parte di memoria successiva al primo Megabyte in un PC IBM o compatibile con una CPU 80286 o successiva.

Il limite a 640KB di RAM costituisce, insieme all’architettura esclusivamente a 16 bit, una delle principali limitazioni di questo sistema operativo, resi evidenti dalla rapida evoluzione tecnologica. I gestori di memoria EMS e XMS, e i cosiddetti DOS extender, servirono da stratagemma, gestendo il funzionamento a 32 bit in modalità protetta. A livello strutturale, però, la gestione del file system e la risposta agli interrupt restarono immutati.

Come è nato Ms-Dos?

La prima versione del sistema operativo Ms Dos è nata nei primi anni 80. Nell’ottobre del 1980 IBM era alla ricerca di un sistema operativo per il suo nuovo personal computer. Dopo alcuni tentativi falliti si rivolse alla Microsoft. IBM trovò però molti bug nella prima versione del sistema operativo prodotta dall’azienda di Bill Gates. Così, ne cambiò alcune parti modificando il nome in PC-Dos. All’inizio, non era obbligatorio acquistare l’Ms dos con i pc IBM. Si poteva scegliere anche tra altri sistemi operativi, come cp m, chiamato poi dr dos. Il cui costo, però, era molto più elevato. Fu così che tutti iniziarono ad acquistare Ms Dos, finché l’abbinamento venne proposto di default a partire dalla versione 3.0 del dos.

Come funziona

Fino alla versione 3.1 di Microsoft Windows, Ms-dos partiva all’avvio del computer. Windows doveva essere lanciato dall’utente tramite l’esecuzione di un comando. Con l’arrivo di Windows 95, questa impostazione venne modificata: Microsoft Windows da questo momento parte in automatico all’accensione del pc. Come accennato in precedenza, Ms-dos si basa su una interfaccia a riga di comando CLI (Command Line Interface). Il prompt che indica l’unità e la directory corrente, ad esempio C, anticipa la riga dove l’utente digita il comando dopo il segno maggiore (C: \ >). Dos non prevede l’utilizzo del mouse, ma solamente della tastiera. Ogni applicazione del PC è associata ad un nome. Ad esempio, la stampante è PRN.

Usare dos oggi

Ms-dos è un sistema operativo fuori commercio, ma può essere ancora utilizzato. Per provare, aprite il prompt dei comandi su Windows (WIN+R). Nella casella Esegui digitate cmd.exe e premete invio. Si aprirà la classica finestra nera in cui digitare le righe di comando. Ma a cosa può servire? Ad esempio, per rinominare molti file tutti insieme, funzione che Windows non consente. Attenzione però: se non sapete come usarlo evitate di fare esperimenti perché i comandi digitati sul prompt hanno un effetto reale sul vostro pc, e potreste causare dei danni. Anche perché qui non esiste il cestino, e una volta perso un file sarà difficile recuperarlo.

Aldo Agostinelli