Aldo Agostinelli

Divertenti e coinvolgenti, due nuove modalità di acquisto online in diretta stanno spopolando in Cina e si accingono a sbarcare anche da noi. Cosa sono, come funzionano e perché hanno successo il Live streaming commerce e il social e-commerce.

Una volta erano le televendite in TV. Oggi sono le vendita in diretta online o sui canali social. Il live streaming commerce (o livestreaming shopping) e il social e-commerce sono due fenomeni del marketing strettamente legati all’avanzata e alla diffusione del digital. In Cina spopolano da tempo ed ora iniziano a diffondersi anche in Europa.

Il punto di forza di questi nuovi modelli d’acquisto è l’opportunità di fare affari, offrendo un format d’intrattenimento: comprare sì, ma divertendosi. Nel Paese della Grande Muraglia, il mercato del live streaming commerce è stimato in ben 165 miliardi di dollari. E, dato il trend in crescita, numerose startup stanno tentando di esportare questo modello negli Stati Uniti (la principale è Popshop, sostenuta da Benchmark). Non c’è da sorprendersi quindi se, già nel corso dei prossimi mesi, assisteremo a una diffusione rapidissima di queste nuove modalità di vendita (Shein: Il TikTok dell’e-commerce).

Cina, la culla della vendita in diretta

Il live streaming commerce altro non è che una formula di vendita in diretta sotto forma di show. In Cina le vendite sulle piattaforme di shopping online hanno raggiunto livelli record. Secondo il 47° Statistical Report on China’s Internet Development, il numero di utenti sulle piattaforme di live streaming ha toccato i 617 milioni alla fine del 2020 (62,4% del totale degli utenti Internet); di questi, 388 milioni hanno seguito spettacoli di live streaming commerce, 66.2% dei quali ha anche fatto acquisti durante una sessione in diretta.

Il format funziona così: simulando un’esperienza di acquisto in negozio, acquirenti e venditori interagiscono, in una combinazione di contenuti prodotti dagli utenti e dai presentatori (KOL o Key Opinion Leader), dando così vita a una forma di spettacolo. Per i brand ne deriva un importante aumento dei volumi di vendite; per i consumatori, la possibilità di ottenere offerte esclusive e prezzi vantaggiosi (Cos’è il live streaming commerce. La fan economy che spopola in Cina).

La straordinaria crescita del live streaming commerce

In base ai dati diffusi dal ministero del Commercio cinese, nel primo trimestre del 2020 più di 4 milioni di sessioni di e-commerce sono state trasmesse in live streaming. E le prospettive di crescita del mercato sono più che positive. Secondo eMarketer, il live streaming commerce produrrà 300 miliardi di dollari in Cina entro la fine del 2021, con una crescita dell’85% rispetto all’anno precedente. Entro il 2023 il live streaming e-commerce potrebbe contare quasi il 20% delle vendite al dettaglio nel complesso. Per il governo cinese, questa nuova fetta di mercato è – comprensibilmente – una gallina dalle uova d’oro. La sta quindi supportando attivamente, quale strumento di ripresa post Covid, garantendone uno sviluppo controllato (The evolution of livestreaming shopping in China and what it means on a global scale).

Come impostare una sessione di live streaming commerce di successo

Negli Stati Uniti l’acquisto di prodotti tramite live streaming è ancora agli inizi: ad aprile 2021, il 38% dei cittadini statunitensi affermava di aver visto un live streaming, ma solo il 7% di aver fatto acquisti in diretta. L’interesse, tuttavia, è senz’altro in aumento.

Per avere successo, i marketer e i brand che vogliono cimentarsi in questa nuova modalità di vendita, devono tenere conto di alcuni aspetti. Prima di tutto è necessario curare il contenuto così come l’ambiente: non serve necessariamente uno studio professionale, ma un’atmosfera piacevole e autentica sì. Molta attenzione va poi dedicata alla selezione degli influencer, senza tuttavia scartare l’idea di coinvolgere dipendenti dell’azienda o persino clienti affezionati, che conoscono i prodotti alla perfezione e sono in grado di illustrarli in modo convincente. Infine, non bisogna limitare i live streaming ai social media, ma puntare anche sulle piattaforme nate appositamente per questo scopo e su canali dedicati (Best practices for livestreaming commerce).

Social e-commerce: la vendita in diretta sui social media

Quando le vendite in diretta avvengono tramite i social media, parliamo di social e-commerce. Una modalità molto simile al live streaming commerce, talvolta sovrapponibile.

Secondo quanto riporta Paolo Serra, Ceo di Kahuna, citando i dati di un rapporto di eMarketer, l’e-commerce attraverso i social media, solo negli Stati Uniti quest’anno dovrebbe valere 36 miliardi di dollari, con Facebook in testa. Sono circa 56 milioni i cittadini statunitensi che effettueranno almeno un acquisto su Facebook e 32 milioni quelli che faranno affari su Instagram. Al terzo posto c’è Pinterest, con una previsione di 13,9 milioni di acquirenti. Anche in questo campo la Cina è protagonista: nel 2021 circa 424 milioni di persone acquisteranno prodotti su piattaforme come WeChat (Cresce il SOCIAL E-COMMERCE Cina e Usa spingono trend mondiale).

Il principale vantaggio del social commerce è la semplificazione del processo di acquisto, che diventa estremamente immediato e diretto. In altre parole: se posso comprare un prodotto su Facebook senza essere reindirizzato a un altro sito è più probabile che arrivi in fondo, fino al pagamento. Instagram va forte sul piano dell’immagine (abbigliamento, cosmetica e food in testa), anche grazie alla realtà aumentata, che già permette di provare virtualmente un abito. Se aggiungiamo la semplicità nella personalizzazione delle offerte, è sempre più evidente come questa strada potrà facilmente diventare la via maestra per lo shopping del futuro.

Le vendite in diretta sostituiranno gradualmente gli altri canali dedicati agli acquisti online o ne diventeranno parte integrante? Tweettate i vostri commenti a @agostinellialdo

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Giulia Foschi