Aldo Agostinelli

Mark Zuckerberg sta tentando di competere con il social dei GenZ, lanciando una nuova funzionalità che, similarmente alla popolare app cinese, permette di postare brevi video. E per battere il concorrente social, sta provando anche a soffiargli le “celebrities”.   

Da una parte il colosso Facebook, dall’altro TikTok, la app cinese dei record, che macina numeri soprattutto tra i giovani (ha già superato i 2 miliardi di download); nel mezzo gli influencer e l’influencer marketing. Mentre il Presidente degli Stati Uniti riflette sull’opportunità di bandire il social asiatico dal Paese, Mr. Zuckerberg non resta con le mani in mano e pensa alle contromosse per approfittare della situazione e sconfiggere l’avversario.

Nonostante le grane con gli inserzionisti e l’ennesima questione di violazione della privacy, Facebook tira dritto e punta a conquistare ancora più terreno e, magari, riconquistare qualche utente giovane. E come è già accaduto con le migliori idee di Snapchat, anche TikTok finisce per vedere copiato il suo core: i video brevi degli utenti. Instagram, infatti, è in procinto di lanciare una nuova funzionalità, chiamata Reel, molto simile a quella del concorrente, che offre la possibilità di postare filmati  corti (Facebook readies global launch of its TikTok competitor).

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Dopo le idee, il “furto” degli influencer

Ma la copiatura delle idee non è tutto. Un lancio alla grande presuppone un gancio molto più attraente di qualcosa che già si conosce e si è visto altrove. Ecco quindi che per Reel, Facebook sta cercando di soffiare a TikTok gli influencer da milioni di follower e aumentare così l’engagement degli utenti. Come? Offrendogli dei soldi per pubblicare i propri contenuti video in esclusiva su Instagram o, in alternativa, per pubblicarli prima su IG e poi, solo in seconda o terza battuta, sui social avversari. Di quale ammontare di denaro si stia parlando, però, non è dato saperlo. Per iniziare le trattative, agli influencer è stato fatto firmare un accordo di non divulgazione. Che è anche un modo per evitare che alcuni compensi schizzino al rialzo. Quanto finora trapelato è che si tratti comunque di centinaia di migliaia di dollari. Insomma, non bruscolini (Facebook offers money to Reel in TikTok creators).

Reel, il rivale di TikTok

La nuova funzionalità di Instagram, attesa per i primi di agosto in oltre 50 Paesi, consente agli utenti di pubblicare brevi video, con audio, musica ecc, della durata massima di 15 secondi. Analogamente a TikTok, offre una serie di tool di modifica, come il timer per il conto alla rovescia e la regolazione della velocità, per semplificare la produzione dei filmati. Il vulnus però è che, a differenza del competitor cinese, non ha il feed a due schede e la sequenza dei video, che invece in TikTok possono scorrere uno dietro l’altro senza soluzione di continuità.

La risposta di TikTok

Al momento TikTok non vive il suo momento più felice. Gli utenti aumentano, i giovani apprezzano ma i Governi bloccano. L’India ha vietato l’app, Trump sta decidendo se bannarne l’uso negli Stati Uniti. E Facebook, con la potenza di fuoco rappresentata dal numero di utenti Instagram, sta cercando di spodestarlo, sperando di sostituirlo almeno nel cuore degli utenti statunitensi.

Sebbene però TikTok sia un social giovane, come diciamo in Italia, non è certo nato ieri. E così la creatura della ByteDance è passata al contrattacco: pochi giorni fa ha istituito un fondo da 200 milioni di dollari, da destinare ai creatori dei video e allettarne così anche di nuovi (TikTok unveils $200 million fund to pay content creators).

Se qualcuno pensava che l’influencer marketing fosse al capolinea, forse dovrà rivedere le sue convinzioni. Perché di sicuro la guerra a colpi di influencer tra i due colossi della rete non è che all’inizio.

Cosa pensate della guerra tra i social a colpi di influencer? Zuckerberg la spunterà? Twittate i vostri commenti a @AgostinelliAldo

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Aldo Agostinelli