Aldo Agostinelli

Tre parole chiave: digital transformation salute. Bello o brutto che sia è un fatto: la popolazione invecchia. E il sistema sanitario deve evolvere nei suoi sistemi, meccanismi e procedure per fare fronte alle nuove problematiche che ci attendono al varco. La strada da intraprendere è quella della Health Transformation, ossia della Digital Transformation applicata alla salute. Come già avvenuto in altri settori, il digitale irrompe e trasforma. In primis ottimizzando le risorse ed efficientando i modelli di consumo.

La sanità pubblica non fa eccezione. Se vuole vincere le (ardue) sfide sociali e mantenere, se non anche innalzare, il livello di erogazione dei servizi- e sopravvivere -, dovrà necessariamente abbracciare le nuove tecnologie (Disruptive Health Transformation, patto tecnologia-sanità per le nuove sfide sociali). Anche grazie a specialisti come il digital transformation manager.

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La vita clinica consultabile nel web

Una via per altro già imboccata da qualche tempo. Un esempio che ci riguarda tutti èil Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Si tratta dell’anamnesi dell’intera vita del paziente consultabile on line dai medici che lo hanno in cura. Contiene “l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito” (DPCM n.179/2015).

Il medico curante entra nell’FSE, legge, verifica, controlla i pregressi del suo assistito, il lavoro svolto dai colleghi delle altre specializzazioni e così inquadra più agevolmente la problematica, escludendo terapie che non hanno sortito gli esiti sperati e optando per quelle che si sono rivelate più efficaci. Innovative magari. Ecco allora la digital transformation per la salute.

Fascicolo Sanitario Elettronico

Non a caso il Fascicolo Sanitario Elettronico è considerato uno dei pilastri della sanità Digitale. Senza contare che la mole di dati generata dai singoli pazienti, senza intaccare le norme sulla privacy, tornano molto utili anche per eseguire ricerche e stime su cure, patologie, funzionamento del SSN. Big Data applicati alla salute in senso positivo insomma.

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La convergenza tra sanità digitale e determinanti sociali

Parliamo di costi. La sanità è dispendiosa. Giusta, doverosa ma dispendiosa. L’ottimizzazione delle risorse e della gestione delle spese, cui accennavo all’inizio, è uno step fondamentale per garantire al sistema di funzionare bene ora e funzionare bene anche in futuro.

Dato che, come sentiamo ripetere da decenni, prevenire è meglio che curare, prima ancora di occuparci della malattia, una best practice sarebbe quella di provvedere ai cosiddetti determinanti sociali. Ossia i fattori che marcano il modo in cui un individuo nasce, cresce, vive, lavora e invecchia, e che influenzano il suo  stato di salute.

Alcuni di quelli indicati dall’OMS riguardano le condizioni di lavoro, l’esclusione sociale, l’accesso all’assistenza sanitaria, la parità di genere, la globalizzazione, lo sviluppo infantile e l’urbanizzazione.

Tre parole: digital transformation salute

Cosa c’entra la Digital Transformation con questi aspetti? Tutto! Grazie all’innovazione digitale e alle nuove tecnologie oggi possiamo essere in grado di attenuare gli effetti dei determinati sociali e procedere alla riorganizzazione del sistema sanitario come pure alle modalità di erogazione dei servizi (Digitale per la Sanità, così si riducono i “Determinanti sociali della salute”).
Migliore qualità della vita = Meno malattie, meno costi, meno spese.

Dall’Intelligenza Artificiale alla robotica per un approccio olistico

Ogni persona è un individuo a sé. Per questo le prossime due decadi vedranno la medicina orientarsi verso un approccio personalizzato, impensabile nell’èra pre-digitale. In particolare la genomica, l’AI e la robotica consentiranno di scegliere soluzioni mediche tarate precisamente sulle esigenze del singolo.

L’infrastruttura sanitaria digitale, gestita dall’Intelligenza Artificiale, permetterà di convogliare e analizzare i dati rilevati da biosensori, cartelle cliniche elettroniche, protesi robotizzate e app, ed elaborare una strategia medica personalizzata, in loco o in remoto (telemedicina).

Non sorprende che, secondo gli esperti, entro i prossimi venti anni al 90% dei medici e operatori sanitari saranno obbligatoriamente richieste competenze digitali e tecnologiche (Intelligenza Artificiale e medicina, serve fare formazione di medici e pazienti: ecco perché).

Non potrebbe essere altrimenti: per realizzare appieno la Sanità 4.0, la multidisciplinarietà è ormai un requisito indispensabile. Qui qualche libro per approfondire la digital transformation.

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Aldo Agostinelli