Aldo Agostinelli

Per incrementare il traffico verso il proprio sito non basta avere dei buoni contenuti. Bisogna anche fare una buona link building in modo da ottenere visibilità e autorevolezza. Ecco come

Per tutti coloro che scrivono sul web, gestiscono siti, costruiscono strategie di posizionamento sui motori di ricerca, la link building è un tema di uso quotidiano. Lo scopo principale di questa strategia è migliorare il posizionamento della pagina nella SERP (Search Engine Results Page), ossia nella pagina di risultati visualizzata dopo una ricerca su Google. Essere tra i primi risultati significa ottenere maggiore visibilità, autorevolezza, traffico in entrata verso il sito e migliori opportunità di conversione.

Cos’è la link building

La link building, da definizione di Wikipedia, “è una tecnica SEO che permette di aumentare dal punto di vista numerico, ma anche qualitativo, i link in ingresso verso un sito web”. Grazie alla link building, migliora sia il posizionamento su Google delle pagine web, come primo effetto, sia il valore del sito. L’obiettivo è far sì che altri siti web – autorevoli – aggiungano link al proprio sito. Google interpreta ciò come un chiaro segnale di influenza, e “premia” il sito linkato con un buon posizionamento nei suoi risultati di ricerca. I link si possono richiedere in vari modi: tramite email, forum, commenti su blog e anche – ma questo è un altro discorso – acquistandoli. Le strategie per mettere in pratica la link building sono numerose e varie. Ad esempio, ci si può iscrivere su forum tematici o distribuire articoli targetizzati. L’obiettivo, in ogni caso, è mettere in risalto alcune pagine del proprio sito. Scegliendo, magari, quelle che comunicano contenuti utili e per gli utenti.

Come funziona la link building

Il web può essere paragonato a un enorme catalogo contenente tutti i materiali caricati nello spazio virtuale. E’ lo spider dei motori di ricerca che, analizzando tutte queste risorse, li ordina costruendo una mappa di tutti i contenuti. E non solo li organizza: li mette anche in relazione tra loro, proprio grazie ai collegamenti, cioè ai link. Grazie ai link, tutte le pagine esistenti su Internet sono legate tra loro formando una struttura nella quale si muove il robot del motore di ricerca. La link building non è la sola strategia da mettere in atto per aumentare la visibilità di un sito. Tuttavia, bisogna sapere che un sito web privo di link è praticamente invisibile per Google. 

Come fare una link building efficace

Come abbiamo anticipato, ci sono diversi modi per fare link building. Quello più sicuro è il link earning, cioè il guadagno, potremmo dire spontaneo, “pulito”, di link. Una sorta di premio che si ottiene per merito, grazie al proprio lavoro. Come si fa? Prima di tutto, bisogna creare contenuti validi, originali, interessanti, Poi, per fare link building è importante analizzare i link in entrata verso i competitor del proprio settore di mercato utilizzando specifici software sviluppati proprio per le attività di digital marketing, che vedremo più avanti.

Come evitare penalizzazioni

Avendo un sito o blog nuovo o relativamente recente, non si  può pretendere di avere moltissimi link nel giro di poco tempo. Risulterebbero falsi. Bisogna invece fare link building in maniera naturale, costruendo fisiologicamente un’autorevolezza. Si deve anche fare attenzione alla qualità dei siti da cui si ricevono i link: siti spam, illegali, pirata o di pessima qualità non lavorano a favore della credibilità. Inoltre, non piacciono a Google. Quindi meglio evitarli: qualità e quantità devono procedere di pari passo. Infine, i link devono essere distribuiti nei contenuti delle diverse pagine per mettere in luce tutti i post,  e non solo nella home page.

Strumenti da utilizzare per la link building

Per portare avanti un’attività professionale di link building, non è possibile evitare almeno qualche investimento. In primo luogo, è una buona idea ingaggiare un professionista oppure ricorrere ai servizi di Web Agency qualificate. Esistono infatti diversi tool gratuiti che si possono utilizzare, ma è necessario imparare a conoscerli. Uno di questi è la funzione “Highlight Nofollow Links” del plugin SearchStatus per Firefox. Grazie ad essa, si può ad esempio capire se il sito che ci linka è autorevole oppure no, quanto traffico genera, e tante altre informazioni utili. DomainTools aiuta, con simili funzioni, a capire da quanto tempo un sito esiste sul web. SimilarWeb e Ahrefs – in parte gratuiti in parte a pagamento – analizzano l’attività della concorrenza e riportano molte altri dati importanti.

Utilità del link building oggi

Fino a non molto tempo fa, Google attribuiva moltissima importanza al numero di link. Oggi le cose sono cambiate, anche se può succedere di trovare nelle prime posizioni siti non proprio di qualità ma ripresi da molti altri. In ogni caso, Google adesso non sa solo contare, ma è anche in grado di fare valutazioni approfondite. Per questa ragione la link building, oggi, deve essere portata avanti con una cura e attenzione molto maggiori. Ad esempio, è molto importante curare il testo utilizzato per linkare la pagina (anchor text). Il quale deve “parlare”, essere coerente e comprensibile. I link che provengono da siti ritenuti autorevoli e affidabili rappresentano ancora oggi un elemento importante di valore per Google. Quelli realizzati con il solo scopo di ottenere un buon posizionamento vengono notati e fortemente penalizzati. Quindi, determinano proprio l’esito contrario rispetto a quello desiderato. La via che consigliamo di seguire è quindi quella più lunga, ma che con il tempo non potrà che portare risultati molto più soddisfacenti e duraturi.

Aldo Agostinelli