Aldo Agostinelli

Il colosso statunitense del retail sta mettendo in atto una strategia di marketing che punta in varie direzioni. Obiettivo unico: conquistare il commercio online. Ecco le ultime mosse.

Walmart incontenibile: il gigante statunitense sembra ben intenzionato non solo a tenersi la vecchia clientela ma anche a riprendersi quella che si è “smarrita” sulla via dell’ecommerce verso altri lidi. E per farlo ha intrapreso varie azioni, alcune delle quali portano allo scontro diretto con altrettanti giganti ma del digital. Amazon in primis.

Walmart sfida Amazon

Per nulla intimorito dalla potenza di fuoco del rivale che si accinge ad affrontare, il re mondiale del retail – vanta 11.496 negozi e club in 27 Paesi – ha presentato un nuovo servizio.

Si chiama  “Walmart +” e punta a colpire dritto Amazon Prime. Sottoscrivendo un abbonamento da 98 dollari l’anno, il cliente ha diritto alla consegna in giornata, gratuita e illimitata, di tutti i generi del comparto alimentare ed anche di migliaia di  prodotti, per un totale di 160mila articoli.

Non solo: agli abbonati sono riservati vantaggi esclusivi, come sconti sul carburante da utilizzare tramite QR code direttamente alla stazione di rifornimento, e il check-out degli acquisti negli shop fisici senza dover fare la fila.

Quest’ultimo è un sistema che sfrutta la app Walmart. Il cliente va al negozio, man mano che mette i prodotti nel carrello li scansiona, e alla fine paga con lo smartphone tramite WalmartPay. E, tranquillo, prende le sue sporte ed esce dal punto vendita. Nessun problema di distanziamento, nessun contatto, meno ansia da contagio da Covid19.

Il tutto per 12,95 dollari al mese, dopo un periodo di prova gratuito di 15 giorni (Walmart+ launches Sept 15, offering same-day delivery, gas discounts and cashierless checkout for $98/yr)

Le piccole crepe di Amazon

E Amazon? Resta il colosso del commercio elettronico, con milioni di prodotti disponibili e una vasta offerta di musica, ebook ecc ecc. Però non può più crogiolarsi sugli allori.

Prime è un sistema consolidato e che funziona. Ma durante il lockdown in Italia ne abbiamo saggiato i limiti. Pensavamo di poter contare sulla piattaforma di Bezos per fare la spesa ma non sempre ci siamo riusciti. E in tempi di pandemia il settore agroalimentare è esploso: tra online e offline, Walmart ha registrato un aumento del 97% nel secondo trimestre dell’anno.

Dunque essere efficienti su questo fronte può essere decisivo. Last but not least, negli anni Prime è costantemente aumentato di prezzo e agli utenti non fa di certo piacere.

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Walmart stringe la mano a Shopify

Oltre un milione di aziende utilizzano Shopify. Un bel numero di attività. Che ora, gradualmente (si inizia con 1.200), grazie a una partnership siglata con Walmart, potranno esporre i propri prodotti ai circa 120 milioni di utenti della piattaforma Walmart Marketplace.

Un’altra bordata ad Amazon, che offre ai venditori di terze parti una visibilità dei prodotti da 300 milioni di clienti globali (Walmart partners with Shopify to expand its online marketplace).

Occhi puntati sui GenZ

Tutte le aziende hanno paura d’invecchiare. Ma, soprattutto, che ad invecchiare sia la propria clientela e che non ci sia già fidelizzata una generazione giovane di ricambio. Walmart non fa eccezione.

E, in tal senso, non dovrebbe affatto stupire il tentativo di acquisto di TikTok. L’occasione è stato l’ordine esecutivo di Donald Trump, che minaccia di vietare l’app negli Stati Uniti se la società cinese che la possiede, ByteDance, non la venderà (Why does Walmart want TikTok? Look at how teens shop in China).

Così, a braccetto con Microsoft, Walmart sta tentando di battere tutti e riuscire a strappare alla concorrenza l’app dei giovani GenZ per eccellenza.

I motivi sono vari:

–      Negli USA Tik Tok ha 100 milioni di utenti ed è frequentata soprattutto da giovani. È quindi un mezzo rapido per raggiungerli.

–      È una sorta di QVC ma molto più social e viaggia sugli smartphone. In due parole: e-commerce mobile.

–      L’app offre enormi margini di crescita per lo shopping online statunitense e Walmart non vuole farselo sfilare.

–      Mettere le mani su TikTok infliggerebbe un colpo durissimo al rivale Amazon, rendendo Walmart più attraente per i venditori di terze parti. Come pure per gli investitori e gli inserzionisti. E anche per Microsoft l’acquisizione cadrebbe bene, vista la rivalità lato cloud con Bezos.

In definitiva la strategia di digital marketing, e non solo digital, della multinazionale del retail sembra ottima. Ed è quella scossa all’e-commerce che, anche da noi su piccola scala, molte realtà aziendali dovrebbero provare a imitare.

Cosa pensate delle iniziative intraprese da Walmart, le ritenete valide, vorreste servizi simili anche da noi in Italia? Twittate i vostri commenti a @AgostinelliAldo

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Aldo Agostinelli