Aldo Agostinelli

La swot analisi è uno strumento di pianificazione strategica grazie al quale si possono identificare i punti di forza e debolezza di un’azienda e, allo stesso tempo, le opportunità e le minacce esterne, presenti nell’ambiente in cui si opera

L’analisi swot, o swot analysis (swot analisi) è uno strumento di pianificazione strategica che consente di valutare i punti di forza (strengths), i punti di debolezza (weaknesses), le opportunità (opportunities) e le minacce (threats) di un progetto, un’iniziativa, una decisione. È un metodo che aiuta a comprendere meglio le dinamiche interne ed esterne che influenzano la performance e il potenziale di crescita di un’entità. È un metodo che può essere utilizzato con successo dalle aziende, profit o non-profit, da enti pubblici e privati e anche dai singoli. Pur essendo stato ideato negli anni ’60, mantiene intatta la sua efficacia e può essere utile in diversi contesti. Vediamo in cosa consiste, come si mette in pratica e alcuni esempi di analisi swot.

Cosa è l’analisi swot?

Cosa si intende per analisi swot?  “Swot” è l’acronimo di quattro parole:

  • strengths (punti di forza)
  • weaknesses (debolezze)
  • opportunities (opportunità)
  • threats (rischi e minacce).

Si tratta dei principali elementi da tenere in considerazione quando si deve prendere una decisione importante. Ad esempio, per un’azienda, lanciare un nuovo prodotto, siglare una partnership, aprirsi a una nuova nicchia di mercato e così via. Prendere in considerazione fattori esterni come le opportunità e le minacce, e interni come i punti di forza e di debolezza di un progetto si rivela essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti. La swot analisi rappresenta quindi un passaggio fondamentale di ogni digital strategy e strategia di marketing.

Cosa valuta l’analisi swot?

La matrice swot è una matrice 2×2 che permette di organizzare i fattori interni ed esterni in termini di punti di forza, debolezza opportunità e minacce nel proprio mercato di riferimento. Come si vede dalla figura, nella prima riga bisogna indicare i fattori interni, cioè tutti quegli aspetti che dipendono dall’azienda (o dal singolo, a seconda della situazione), e sui quali quindi è possibile intervenire. Nel primo quadrante in alto a sinistra, in particolare, vanno indicati i punti di forza dell’azienda, mentre nel secondo quadrante, in alto a destra, si elencano gli elementi di debolezza. Questa prima riga è molto importante ed è quella che richiederà in un momento successivo maggiore attenzione, proprio perché riguarda aspetti sui quali lavorare e prendere delle decisioni.

Nella seconda riga troviamo invece i fattori esterni, sui quali l’azienda o la persona non può intervenire. In altre parole, qui bisogna descrivere in tutti i suoi elementi il contesto in cui si opera, e che inciderà, volenti o nolenti, sul proprio progetto. Ad esempio la concorrenza, l’andamento del mercato e così via. Nel quadrante di sinistra si elencano le opportunità offerte dalla particolare circostanza in cui ci si trova. In quello di destra, le minacce esistenti nell’ambiente in cui ci si muove. Tutti questi aspetti potrebbero avere un impatto nella stesura di un business plan.

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Come si fa l’analisi swot?

Il modello proposto dall’analisi swot può essere utilizzato e può essere utile in molteplici circostanze. Quando lo si applica, come avviene nella maggior parte dei casi, in un contesto aziendale, o comunque di gruppo, conviene partire dal brainstorming. Un momento collettivo in cui tutti i membri dell’azienda o le persone coinvolte nella decisione o nel progetto da intraprendere contribuiscono con le loro idee per compilare i quattro quadranti della matrice swot. In un secondo momento, gli elementi emersi dalla riunione andranno esaminati più approfonditamente attraverso delle metriche misurabili.

Attenzione: la matrice swot è uno schema organizzativo estremamente utile che non deve però essere considerato come una fotografia immutabile. Infatti, molto spesso le debolezze e le minacce possono essere trasformate in punti di forza e in opportunità. Quindi, la fotografia iniziale dell’analisi swot può essere considerata un punto di partenza, sul quale eventualmente tornare dopo una seconda osservazione. A livello pratico, sul web si trovano molti modelli di matrice swot da compilare, ma vista la semplicità di questa matrice la si può anche realizzare da soli con estrema facilità.

In quale fase è utile l’analisi swot?

La swot analisi è utile in diverse fasi di pianificazione e gestione aziendale:

  • fase di pianificazione strategica per l’inizio di un nuovo progetto o iniziativa;
  • revisione della strategia aziendale;
  • lancio di nuovi prodotti o servizi
  • riposizionamento di un prodotto esistente
  • pianificazione delle campagne di marketing
  • valutazione e monitoraggio
  • identificazione delle cause dei problemi aziendali.

Cosa fare dopo l’analisi swot?

Dopo aver completato la swot analisi, il passo successivo è tradurre le intuizioni ottenute in strategie pratiche e piani d’azione concreti, monitorare i progressi e adattare le strategie in base ai risultati e ai cambiamenti del contesto. Tenete conto che l’analisi swot non è un processo una tantum: deve essere rivista e aggiornata periodicamente per riflettere i cambiamenti nel contesto interno ed esterno dell’azienda.

Swot analysis: identificare i punti di forza

Il primo passo de l’analisi swot, come abbiamo detto, è identificare i punti di forza della propria azienda. Quali possono essere? Tutti quegli elementi che rendono l’azienda competitiva sul mercato. In primis, un brand riconoscibile e ben posizionato, con una community di riferimento fedele e attiva. Tutto ciò associato, naturalmente, associato a un prodotto o servizio di qualità, capace di distinguersi sul mercato. Da non sottovalutare la presenza di un customer care e un’assistenza costante e di alto livello, una distribuzione capillare sul territorio, tempi di consegna rapidi e prezzi competitivi.

Che cosa si intende per opportunità e minacce nell’ambito della Swot analysis?

Chiaramente i punti deboli corrispondono al negativo o all’assenza dei punti di forza sopra elencati. Ai quali si possono aggiungere altri elementi come la carenza di risorse umane o un budget limitato. Tuttavia, bisogna ricordare che non esistono punti deboli in assoluto, poiché è sempre necessario contestualizzarli. Oltre che valutare il modo di trasformarli in caratteristiche peculiari. A partire dai punti deboli bisogna iniziare a studiare le possibili azioni e contromisure da mettere in atto.

Esistono numerosi fattori esterni che possono remare a favore della realizzazione di un progetto o del lancio di una nuova iniziativa. Per identificarli, bisogna prima di tutto analizzare il mercato e il settore di riferimento, cercando di indentificare i bisogni – espressi o latenti – dei potenziali clienti e le loro caratteristiche. Strumenti utili a questo scopo sono i report annuali di mercato, gli studi di settore, le analisi dei trend e così via.

Le minacce presenti nel contesto in cui ci si muove, naturalmente, sono altrettanto numerose. Proprio per questo è importante averle chiare in mente e agire di conseguenza.  In modo da ridurre al minimo a rischi esistenti e comunque presenti. Una delle prime minacce naturalmente è la concorrenza già presente sul mercato, unita ad altri elementi quali le difficoltà logistiche, organizzative e burocratiche, le barriere all’ingresso, il regime fiscale, fino anche al quadro economico e politico complessivo in cui si opera.

Swot analysis esempi

Vediamo l’esempio di una situazione in cui utilizzare un’analisi swot. Poniamo che un’azienda presente sul mercato da una decina di anni, riconosciuta e ben posizionata, voglia lanciare un nuovo prodotto. Ha un buon budget a disposizione, ma non un numero sufficiente di dipendenti da dedicare allo sviluppo del nuovo prodotto. Questi elementi rientreranno, rispettivamente, nei punti di forza e di debolezza sui quali l’azienda può agire. Ad esempio, decidendo di assumere nuovo personale specializzato.

Passando poi all’analisi del contesto, si osserva che negli anni precedenti diverse aziende sono entrate nel mercato per la produzione del prodotto in oggetto con buoni risultati, in quanto non risultano grosse barriere all’ingresso. Questo elemento rappresenta allo stesso tempo una minaccia e un’opportunità. Per quanto riguarda le materie prime, si riscontra un lieve aumento dei prezzi, comunque sostenibile in base al budget a disposizione. Una importante tendenza in corso da tenere in considerazione è la crescente attenzione per la sostenibilità, sia da parte dei produttori che dei consumatori: un’opportunità fondamentale in base alla quale orientare le proprie scelte.

Aldo Agostinelli