Aldo Agostinelli

Prima di innovare le tecnologie, occorre innovare la cultura aziendale. Per condurre una trasformazione digitale ottimale, infatti, non è sufficiente digitalizzare procedure e meccanismi. Ma prima di tutto è basilare instaurare un cambio di passo e, soprattutto, di mentalità. Le tecnologie, si sa, cambiano ed evolvono: oggi è l’intelligenza artificiale, a breve il 5G, domani chissà.

Se non si è provveduto a orientare le teste verso il cambiamento, a partire dal management sino a tutti i dipendenti di ogni grado e mansione, a poco varranno gli sforzi. Il rischio è di procedere troppo in fretta o troppo lentamente, di non sapere cogliere l’attimo giusto per puntare su questa o quella innovazione, sulla scelta migliore da compiere.

Senza cultura tecnologica si va poco lontano e si spendono o, meglio, si gettano via, mucchi di denaro. Senza contare la perdita di terreno rispetto ai propri competitor sempre più agguerriti, spesso emergenti e ben calati nei trend attuali. Ci sono chine che è difficile risalire.

Basta dare un’occhiata al retail alla sfida con l’ecommerce: i casi non mancano e alcuni dei brand che sino a ieri sembravano colosso inattaccabili, ora appaiono deboli, privi di attrattiva. E reinventarsi una volta che si è in discesa è molto più complicato che non intervenire quando ancora si ha margine di manovra per evitare il burrone (Ascesa e caduta di Gap, uno dei marchi di abbigliamento più amati d’America).

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Sei passaggi da seguire

Se l’obiettivo della trasformazione digitale è l’incentivazione e il miglioramento del business, occorre che nel mentre del processo l’attività lavorativa prosegua fluida. Tenuto fermo il caposaldo del cambio di mentalità e l’introduzione di una cultura nuova volta alle tecnologie, ci sono alcuni passi da compiere per riuscire ad attuare una digital transformation tagliata su misura delle esigenze specifiche della propria organizzazione, evitando stop o rallentamenti forzati.

1. Attenta analisi aziendale

Prima d’intraprendere qualunque azione è fondamentale eseguire un’analisi della natura della propria azienda, delle sue reali necessità e degli obiettivi che si vogliono perseguire. In tal modo la selezione delle tecnologie da adottare potrà basarsi sui reali bisogni ed esplicare al meglio le potenzialità di incentivazione del business che reca insite.

2. Sviluppo della visione

Avere una visione a tutto campo dei target che l’azienda vuole raggiungere, consente di evitare di incappare in errori dettati dalla fretta. Talvolta, infatti, sulla base della spinta emotiva, si opta per una tecnologia piuttosto che un’altra e non sempre la scelta si rivela la più corretta. Essere coscienti del progetto globale, aiuta al contempo a segmentare target-necessità e ad adottare con la giusta tempistica le tecnologie e le procedure più adatte ai singoli casi.

3. Analisi dei rischi

Ogni trasformazione comporta dei rischi in termini di soldi investiti, ritorno economico ecc. Metterli sul piatto della bilancia prima, e non dopo l’avvio della digital transformation, evita le brutte soprese e consente di muoversi su un piano di rischio calcolato, al quale è possibile sempre fare fronte perché se ne ha consapevolezza.

4. Esecuzione dei test

Prima di applicare all’intera azienda le nuove tecnologie che si vogliono adottare, è bene metterle alla prova per un tot di tempo su uno o più settori dell’organizzazione. Fare i test preventivi non solo consente ai dipendenti di prendere confidenza con le innovazioni ma anche di mettere a fuoco problematiche sia culturali che tecniche e, quindi, di poter intervenire tempestivamente per correggerle. Così, una volta che le tecnologie saranno adottate in ogni divisione, si eviteranno rallentamenti dell’attività lavorativa e/o produttiva e grane di vario genere che neppure s’immaginavano prima (What is a digital transformation strategy?).

5. Feedback aggiornati

Chiedere, chiedere e ancora chiedere. Durante la fase di testing, è importante farsi mandare quanti più feedback possibile da chi sta lavorando a contatto con le nuove tecnologie introdotte. L’analisi dei risultati permette di approntare soluzioni ai problemi riscontrati e di non ritrovarseli dopo ad adozione tecnologica definitiva.

6. Adozione delle tecnologie e analisi post adozione

Terminata la fase di test ed esaminati i feedback ricevuti, si può procedere con l’applicazione all’intera azienda delle tecnologie che si è scelto di adottare. L’importate è continuare ad analizzare i dati di ritorno, sia sul lato interno dei dipendenti che su quello esterno dei clienti. È così che si evitano soprese e che si mantiene la barra dritta, andando ad implementare le tecnologie solo lì dove realmente serve.

Quali tecnologie ritenete  facciano maggiormente per la vostra attività e sulla base di quali informazioni lo pensate? Inviatemi i vostri commenti a  @agostinellialdo.

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Aldo Agostinelli