Aldo Agostinelli

Abbreviazione di applicazione, un app può essere una delle porte d’ingresso del Digital Marketing nella vita quotidiana delle persone

Le app sono software, generalmente molto leggeri, che mirano a migliorare le funzionalità dell’hardware, ovvero al telefono servono per permettergli di svolgere funzioni che altrimenti non sarebbe in grado di effettuare.

Smartphone e tablet hanno capacità di memoria e potenza limitata rispetto a un pc fisso o portatile, in più chi utilizza un dispositivo mobile preferisce programmi di facile utilizzo, senza perderci troppo tempo.

Essenziali, leggere in termini di MB (Megabyte) e strutturate per offrire la più semplice e intuitiva esperienza di utilizzo, possono aiutare – per esempio -a tenere le finanze sotto controllo così come permettono di fare la spesa, o leggere un libro. Sono progettate dallo app developer (o sviluppatore app).

Tipologie di App

Tecnicamente ne esistono di diversi tipi:

  • native
  • web
  • ibride

App native

Sono quelle sviluppate per uno specifico sistema operativo, utilizzando il linguaggio di programmazione più adatto a esso. Al momento, i due sistemi operativi principali per mobile sono:

  • iOS per i dispositivi Apple
  • Android per quasi tutti gli altri device

Questa tipologia di app è a tutti gli effetti un vero e proprio programma che deve essere scaricata gratuitamente o a pagamento su un app store come:

  • app store
  • google play

L’app si può anche trovare già installata sul device appena acquistato: la maggior parte delle applicazioni usate quotidianamente sono di questo tipo.

Le applicazioni native sono veloci, hanno ottime prestazioni e sfruttano il vantaggio di poter interagire con la rubrica, la fotocamera, il microfono, la geolocalizzazione, ecc. Non hanno necessariamente bisogno dell’accesso a internet e sono dotate di notifiche push per avvisare l’utente degli aggiornamenti.

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Web app

Le web app sono, invece, una specie di collegamento a un’applicazione che non è fisicamente installata sul dispositivo, ma accessibile attraverso un browser internet come Google Chrome o Safari.

Per l’utente non cambia quasi niente, cambia solo per lo smartphone che in questo modo riesce a non riempire lo spazio a disposizione. Sì, perché in questo modo l’applicazione non occupa praticamente spazio sul device.

Un’esempio famoso? Facebook. Cliccando sull’icona si accede alla versione mobile del social network tramite collegamento, appunto. A pesare sulla memoria dello smartphone o del tablet sono i dati di cache, ossia tutte le pagine e le immagini che Facebook salva.

Le web app funzionano solo se in quel momento il dispositivo mobile ha accesso ad una connessione internet e sono già presenti sul dispositivo. Non sono presenti negli store (anche se Facebook lo è, lo è solo il suo collegamento) e questo può comportare anche alcuni svantaggi come quello di essere meno visibile di un app nativa.

App ibride

Come si può intuire dal nome, sono una di via di mezzo tra le app native e le web app. Queste sono disponibili sugli store come le app native, sono veloci e poco costose da sviluppare come una web app. Spotify è l’esempio perfetto di app ibrida: oltre ad essere scaricabile, presenta anche una versione web. Anche Instagram fa parte delle app ibride.

Vengono usate spesso usate anche per testare una applicazione in fase di lancio, in versione “nativa” per ogni sistema operativo. Hanno prestazioni inferiori rispetto a quelle di un’app nativa.

A cosa serve nel Digital Marketing?

Investire in un sito web o in un app è una spesa che ormai tutti sanno di dover sostenere. Il fatto che le persone passino molto del loro tempo sui dispositivi mobili, cambia anche il modo in cui loro verranno a conoscenza di un brand o di un offerta.

E se per il computer va bene il sito internet per un device come lo smartphone o il tablet è meglio una applicazione ben fatta.

Vantaggi:

  • Visibilità del marchio. L’applicazione può fornire un’esperienza d’uso che un sito non può dare e permette all’azienda di entrare nello Smartphone del cliente con la propria icona tra quelle che un utente vede centinaia tutte le volte che prende in mano il suo telefono.
  • Marketing 24/7. Un utente, potenziale cliente, può entrare in ogni momento nell’app del brand. Con essa, si ha anche la possibilità di invio programmato di notifiche push, per ricordare eventi, saldi, ecc.
  • Concorrenza. Aver un’app bella e facile da usare può dare un vantaggio reale nei confronti dei diretti avversarsi di una fetta di mercato
  • Connettersi in modo con i consumatori
  • Diventa possibile dialogare con i clienti in base alla natura del business. Per esempio, un negozio al dettaglio può informare i consumatori delle offerte speciali oppure un’azienda può creare una applicazione per gestire gli ordini
Aldo Agostinelli