Aldo Agostinelli

Logo, logotipo e pittogramma sono alcuni degli elementi fondanti della tipografia  del graphic design. Combinandoli insieme, si ottiene un’immagine stilizzata e iconica che veicola con immediatezza un brand: ecco cosa li distingue

Logo, logotipo e pittogramma sono termini che possono creare un po’ di confusione. Afferiscono allo stesso ambito, quello della comunicazione, della tipografia e oggi soprattutto del web design. Tuttavia, si riferiscono, in alcuni casi, a concetti diversi, utilizzati per comunicare e per promuovere un servizio un azienda, una marca o un brand, prodotti o servizi legati a un brand. Vediamo dunque che cosa significano i termini logo, pittogramma e logotipo e in che cosa si distinguono.

Qual è il significato di logo?

La parola “logo” deriva dal greco ????? logos e significa “parola”. Con questo termine ci si riferisce all’immagine che rappresenta un brand, un prodotto, un servizio, un’organizzazione o altro ancora. Di solito il logo può essere costituito da un simbolo, da una versione o rappresentazione grafica di un nome  oppure di un acronimo che prevede l’utilizzo di un lettering ben preciso.

Che differenza c’è tra logo e logotipo?

Logo è l’abbreviazione di “logotipo”. In termini tipografici, il logotipo è un “gruppo di due o più lettere”. Quindi, i due termini coincidono? Non proprio, perché il logo, quando è composto soltanto da una immagine, senza includere parole e lettere, non si può definire logotipo. Manca infatti la parte finale della parola, che deriva dal greco “typos” e significa “lettera”. In sostanza, il logotipo è la componente testuale del logo. Il concetto di logo, quindi, è un po’ più ampio, perché un brand può essere rappresentato in molti modi.

Marchio e logotipo

Qual è invece la differenza tra logo e marchio? Il marchio è un concetto più ampio che va oltre il solo aspetto visivo del logo. Il marchio comprende infatti l’insieme delle percezioni, delle emozioni, delle aspettative e delle associazioni che le persone hanno nei confronti di un’azienda, di un prodotto o di un servizio. Il marchio include il modo in cui un’azienda si presenta al pubblico, la sua reputazione, la qualità dei suoi prodotti o servizi, i valori che rappresenta e l’esperienza complessiva che offre ai suoi clienti. Quindi, mentre il logo è un elemento visivo specifico, il marchio è una rappresentazione più ampia e complessa dell’identità aziendale.

Pittogramma logotipo

Se il logotipo si riferisce all’elemento testuale del logo, il pittogramma ne rappresenta l’elemento simbolico, l’immagine, l’icona. Il logo infatti tipicamente è costituito non solo da una scritta  ma anche da una immagine (non sempre naturalmente). Il pittogramma solitamente rappresenta un prodotto in modo grafico e stilizzato. Possono essere annoverati tra i pittogrammi la mela di Apple così come il panda del WWF o il baffo della Nike. Il pittogramma deve essere semplice e immediato. Deve imprimersi nella memoria e risultare immediatamente riconoscibile.

Logotipo e payoff

Il logotipo non va confuso con il payoff, un’elaborazione testuale più complessa, una frase breve che veicola il valore, il significato del brand e la sua identità. Una frase che accompagna il nome e che serve a spiegare in modo immediato di che cosa si tratta. Il logotipo, pur essendo composto da elementi testuali, è comunque un oggetto iconico che colpisce al primo sguardo. Il payoff, per quanto breve, richiede una lettura e una comprensione testuale. Tornando alla Nike, il payoff è “Just do it”. Mentre il logo è il baffo con la scritta (logitipo) Nike.

Ideogramma e monogramma

Vale la pena in questa sede citare altri due concetti legati al mondo della tipografia e del web design, perché può capitare facilmente di incontrarli. L’ideogramma è una tipologia di pittogramma che richiama il significato che si vuole veicolare. Ad esempio, un piatto di spaghetti per indicare il concetto della fame o di un pasto. La mela di Apple non è un ideogramma perché non c’è un nesso a livello di significato tra una mela e un computer. Il monogramma, invece, è un particolare logo composto dalla sovrapposizione di due o più lettere, dalla quale emerge un’immagine grafica. Di solito, le due lettere sono le iniziali di due parole. Pensiamo ad esempio a IBM.

Logotipo esempi

La scelta del logo non è soltanto la selezione di un bel carattere per una scritta. Il logo veicola un mondo intero, è portatore dello stile del brand. Perché “parli” ai consumatori non deve necessariamente essere accompagnato da un pittogramma. Pensiamo ai loghi di Google, Coca Cola o Disney. Per la scelta del font è indispensabile rivolgersi a uno studio creativo, ad un’agenzia pubblicitaria o di comunicazione. Insieme ai professionisti del settore si valuterà come comporre il logo, se inserire una immagine oppure no. Quello che non può mai mancare è il logotipo. Certo, come abbiamo visto prima Nike è riconoscibile anche solo tramite il baffo. Però il suo logotipo di riferimento esiste eccome.

Logo shop online

Logo e logotipo esistono tanto nel mondo fisico quanto in quello virtuale. Anche per uno shop online è importantissimo sviluppare il giusto logo. Anzi, lo è ancora di più. In questo caso, la scelta rientra nell’ambito del web design in quanto il logo deve essere coerente con gli altri elementi grafici presenti sul sito stesso. La scelta del logo per uno shop online è un passo importante nel processo di branding e può influenzare significativamente la percezione del negozio online da parte dei clienti.

L’importanza della composizione

La complessità della terminologia rispecchia una complessità nell’ideazione grafica di un simbolo che trasmetta l’immagine e l’identità di un brand. È necessario coordinare tanto l’aspetto estetico quanto il significato che il logo veicola. Fondamentale è l’equilibrio tra i diversi elementi in campo e la loro armonizzazione. I graphic designer lavorano in modo dettagliato su dimensioni, spazi vuoti e spazi pieni, allineamento e posizionamento del logo all’interno di una pagina web o del materiale promozionale. Mentre i copy faranno in modo che la parola utilizzata sia coerente con il messaggio che l’azienda vuole veicolare. Si tratta dunque di un lavoro di gruppo che parte dall’ascolto delle esigenze del cliente e, passando per diverse proposte ed elaborazioni, conduce al risultato finale.

Aldo Agostinelli