Aldo Agostinelli

Il piano americano è un’inquadratura in cui la figura viene ripresa da metà coscia in su. Tipica dei film western, viene utilizzata di frequente nel cinema e nella fotografia in quanto offre un buon equilibro tra dinamismo ed emotività

Il piano americano è un particolare tipo di inquadratura, caratteristico dei film western, in cui la figura viene mostrata da metà della coscia in su (o dalle ginocchia, specialmente quando c’è più di una persona in scena). Questa inquadratura nasce dalla necessità di mostrare la pistola tenuta in mano dal personaggio o nelle fondine appese al cinturone. Un esempio perfetto è rappresentato da Clint Eastwood nel capolavoro di Sergio Leone “Per un pugno di dollari”, del 1964. Così come da John Wayne nel western diretto da John Ford “Ombre rosse”, del 1939.

Origine del piano americano

Il piano americano (PA) è nato nel cinema western, ma il precursore è stato il regista americano David Wark Griffith, che ne fece uso già tra il 1908 e il 1916. Lo troviamo infatti nel film storico “The Birth of a Nation”, del 1915. Grazie a questo tipo di inquadratura i personaggi hanno maggiore libertà espressiva e di movimento. Spesso i registi la utilizzano per trasmettere un senso di importanza ed eroismo. Una sensazione che può essere ulteriormente enfatizzata orientando la ripresa dal basso verso l’alto. Il soggetto è protagonista: si mette a fuoco l’azione ma anche l’espressione, senza sacrificare il contesto. Oggi, per le stesse ragioni, questo tipo di piano si utilizza spesso anche nei ritratti fotografici.

A cosa serve il piano americano

Il piano americano è una “via di mezzo” interessante da utilizzare nelle riprese video e fotografiche, in quanto permette di includere l’ambiente circostante, restituendo al contempo l’espressione, lo sguardo, lo stato emotivo del protagonista. Nel ritratto a figura intera il volto si perde, mentre con un piano molto stretto è il contesto a scomparire. Col piano americano si ottiene un buon bilanciamento tra figura umana e ambiente d’insieme, azione ed emozione. L’inquadratura, infatti, è sufficientemente larga da contenere un buon livello di movimento. Infine, il piano americano si presta bene a riprendere più personaggi contemporaneamente presenti in scena. Non a caso, nonostante le sue lontane origini, lo troviamo spessissimo nel cinema contemporaneo, nonché in molte serie tv: basti pensare a “This is England” o a “Breaking Bad”.

Accorgimenti per realizzare un corretto PA

Affinché il piano americano sia efficace e restituisca l’effetto desiderato, bisogna fare attenzione a non “tagliare” a metà le ginocchia della figura inquadrata. Le articolazioni devono rimanere sempre “integre”. In secondo luogo, è buona norma lasciare un po’ di spazio vuoto sopra la testa del soggetto, in modo da rendere più armonico l’insieme. Naturalmente anche fronte e capelli non devono mai essere tagliati: il volto non è protagonista ma deve comunque essere ben visibile. Infine, è importante valutare la collocazione dei diversi personaggi all’interno della scena, equilibrando spazi pieni e vuoti e posizionandoli in modo funzionale all’intreccio della storia.

Aldo Agostinelli