Aldo Agostinelli

Le comunicazioni mobili, come è naturale che sia, evolvono. E, secondo l’ultimo Mobility Report stilato da Ericsson, entro il 2023 voleranno letteralmente con ben 1 miliardo di abbonamenti al 5G nel mondo. Di questi il 37% sarà in Nord America, il 34% nell’Asia Nord Orientale e il 16% nell’Europa Occidentale, Italia inclusa. Read it in English.

Stando alla relazione, il 5G farà la sua comparsa prima nelle città a più alta densità e poi si espanderà alle altre aree, arrivando a servire oltre il 20% della popolazione globale entro i prossimi 6 anni. E se la nuova tecnologia aprirà le porte a nuove applicazioni e trasformazioni del business, è bene sapere che negli Stati Uniti, in Corea del Sud, in Giappone e in Cina, le reti commerciali basate su 5G, New Radio e i dispositivi basati su standard 3GPP inizieranno ad essere operativi già dal 2019.

Quanto all’LTE, a detta di Ericsson entro la fine del 2017 sarà la tecnologia d’accesso mobile dominante, con 5,5 miliardi di abbonamenti e l’85% della popolazione mondiale servita entro fine 2023. Mentre le reti VoLTE (Voice over LTE) per quella data raggiungeranno l’80% degli abbonamenti combinati a LTE e 5G. In parte ciò sarà dovuto alla wearable technology. Un esempio sono gli smartwatch di ultima generazione che consentono non solo di effettuare chiamate vocali al polso, dunque senza la necessità di avere uno smartphone a portata di mano, ma anche di trasferire le telefonate dal telefono all’orologio.

Gli oggetti smart aumenteranno: entro sei anni 30 miliardi di dispositivi saranno connessi, di cui circa 20 miliardi afferenti alla Internet of Things. Di questi ultimi, nel 2023, circa 1,8 miliardi di dispositivi IoT saranno connessi attraverso reti cellulari LTE e 5G, di cui già 0,5 miliardi a fine 2017. In questo settore, il report stima da oggi al 2023 una crescita pari a +19%, dovuta anche alle maggiori possibilità d’utilizzo offerte e ai prezzi più accessibili.

Più velocità e performance, però, uguale a più traffico. Già nell’ultimo anno lo scambio dati mobile globale ha segnato un +65% e nel 2023 arriverà ben oltre quota 100 Exabyte/mese. Si tratta di un aumento di 8 volte, corrispondente a circa 5,5 milioni di anni di visione di video HD in streaming. E il 95% sarà generato dagli smartphone (oggi è già l’85%).

Nessuno stupore che a trainare l’ascesa del traffico saranno i video: attualmente costituiscono il 55% del traffico dati, nel 2023 la fetta aumenterà e arriverà al 75%. “Complici” dell’inarrestabile ascesa sono i millennial, in particolare quelli tra i 15 e i 24 anni, che guardano i video in streaming 2,5 volte di più degli over 45. C’è da dire che l’aumento del peso dei dati mobili da video sarà dovuto anche all’evoluzione dei video stessi: i video immersivi, ossia quelli a 360 gradi, diventeranno più diffusi e di per sé necessitano fino a 5 volte in più di banda di un video normale. Basta fare due conti e si comprende facilmente come tutto questo andrà a incidere sul traffico dati.

Tirando le somme, prepariamoci a un futuro prossimo always-on. Molto più di quanto non lo sia già ora.

Quali servizi innovativi potranno essere avviati grazie a reti mobili iper veloci? In qualità di marketer come pensate di sfruttare le nuove connettività? Fatemi avere i vostri commenti a @agostinellialdo.

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Aldo Agostinelli