Aldo Agostinelli

L’intelligenza Artificiale (AI) piace sempre più ai marketer. Tanto che, secondo un sondaggio condotto da Forrester Consulting prima dell’estate, su 433 decision-maker  in Europa e Stati Uniti circa la metà prevede di investirci su pesantemente entro il prossimo anno.

Il motivo principale è la possibilità di una targettizzazione e segmentazione accurate della propria clientela. Una tendenza confermata dallo studio “Dream vs. Reality:The State of Consumer-First and Omnichannel Marketing” realizzato da  Econsultancy e MediaMath e che ha coinvolto 400 professionisti del settore. Dai risultati emerge che quasi l’80% degli intervistati già utilizza o intende utilizzare a breve l’intelligenza artificiale per questi scopi e solo un 20% non ne vuole sapere.

In aggiunta a parlare è anche la ricerca realizzata da Winterberry Group e Data & Marketing Association su 450 inserzionisti in Nord America, che vede il 62% degli interpellati considerare il targeting degli annunci una priorità nella gestione delle campagne pubblicitarie. Tale priorità è la conseguenza del nuovo orientamento che si sta sviluppando nel marketing, che nel 57% dei casi valuta l’esperienza cliente non più come un optional ma come uno dei principali obiettivi aziendali, e nel 95% un’area di grande interesse per l’organizzazione (Why Marketers Use AI For Audience Targeting).

Data l’euforia di vendor e advertiser verso la segmentazione del pubblico, le grandi aziende si sono quindi attrezzate di conseguenza. Un esempio è Nielsen, che ha investito milioni di dollari per lo sviluppo di una piattaforma di intelligenza artificiale, in grado di automatizzare la creazione di segmenti personalizzati di audience per i professionisti del marketing.

Ma la targettizzazione e la segmentazione non sono le uniche ragioni che stanno sollecitando gli investimenti verso l’AI: creatività, pianificazione delle campagne adv, ottimizzazione della spesa e personalizzazione delle offerte sono gli altri punti a favore, che hanno convinto circa il 40% dei coinvolti nello studio di MediaMath ad optare per la nuova tecnologia.

E la nuova spinta verso l’AI coinvolge anche il mobile marketing. I marketer mobili, infatti, stanno gradualmente aumentando i budget da destinare al settore. Un report realizzato da YouAppi in collaborazione con Dimensional Research, interpellando un campione di 425 vendor digitali globali, evidenzia come, già nell’anno in corso, il 49% degli intervistati preveda d’investire in machine learning e il 36% in Intelligenza Artificiale (AI & machine learning top list of new technology investments for mobile marketers).

Considerato che l’AI non è una tecnologia destinata a tramontare ma solo ad evolvere, nei prossimi anni è plausibile che gli investimenti per questa tecnologia non faranno che aumentare. Più che una previsione, possiamo prenderla come una certezza.

Quanto è importante per voi il targeting e la segmentazione della vostra clientela? State pianificando di affidarvi all’AI? Tweettate i vostri commenti a @agostinellialdo.

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Aldo Agostinelli