Aldo Agostinelli

La spesa per la pubblicità mobile cresce velocemente e per l’anno in corso è previsto il sorpasso su quella destinata alla televisione. E non solo negli Stati Uniti.

Stando a quanto riportato da eMerketer, negli States l’advertising via display per il 2018 rappresenterà il 69,9% di tutta la pubblicità digitale e il 33,9% della spesa pubblicitaria totale. Quota destinata a salire al 47,9% entro il 2022. Di contro, la tv registrerà un 31,6%, desktop e laptop il 14,6%, la stampa il 9,1% e la radio il 6,5%. Insomma nel breve e medio termine gli smartphone e i tablet si confermeranno come i veicoli principali della pubblicità.

Tanto che le previsioni indicano che quest’anno l’adv mobile crescerà tre volte più velocemente rispetto agli altri media (il 23,5% contro il 6,6%) e i prezzi degli annunci subiranno ovviamente un rialzo che somiglierà più a un escalation che ad un semplice aumento (Mobile Ad Spending to Surpass TV in 2018).

Al contempo la spesa pubblicitaria televisiva scenderà dello 0,5%, continuando a scivolare fino al dicembre 2022, fatta eccezione per la parentesi delle Olimpiadi estive di Tokyo e alle elezioni presidenziali americane nel 2020.

Non è quindi un caso che, proiezioni alla mano, i marketer stiano puntando sempre più sugli annunci video e i banner digitali mobili a scapito anche di quelli per pc. E a farla da padroni nel settore sono due veterani del ramo, Facebook e Google, che insieme compongono un quarto del mercato pubblicitario totale; come pure non desta stupore il fatto che le imprese di e-shopping si stiano dedicando a migliorare sensibilmente i loro siti responsive e le loro app per non perdere terreno.

I ricavi pubblicitari digitali di Google raggiungeranno 39,92 miliardi di dollari entro il prossimo dicembre, con un aumento del 14,5% rispetto al 2017; Facebook, invece, genererà 21 miliardi di entrate pubblicitarie (+16,9%). Nelle tasche dei due colossi della rete entreranno il 27,6% di tutti i dollari pubblicitari e nel 2019 riceveranno entrate pubblicitarie superiori a quelle della spesa pubblicitaria televisiva.

La prepotente crescita pubblicitaria nel mobile è confermata anche dall’edizione 2018 del forecast di Dentsu Aegis Network che, oltre agli States, la allarga ad altri 21 mercati. Tra questi l’Italia viaggia più timidamente, mostrando una crescita della pubblicità totale solo dell’1,4%(In aumento in tutto il mondo la spesa pubblicitaria, presto il sorpasso del digital sulla TV).

A spulciare i dati, spicca il superamento della pubblicità digitale su quella televisiva pure in Italia. Se nel 2017 le percentuali di spesa attribuite alla Tv e al digitale erano rispettivamente del 36.7% e del 35,4 %, al momento sono del 35,5% e 38,3% e il prossimo anno saranno del 34,5% e 41,1%. Con tutta evidenza uno stacco destinato ad allargarsi sempre più.

 

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Aldo Agostinelli