Aldo Agostinelli

I criteri ESG permettono di valutare l’impegno di una organizzazione dal punto di vista dell’ambiente, della società e della governance. Un riferimento sempre più importante per gli investitori di ogni settore

ESG è l’acronimo di environmental social governance. Si tratta dei tre aspetti che un’organizzazione deve tenere in considerazione nel valutare un investimento. In sostanza, l’ESG è l’applicazione del concetto di sostenibilità sociale e ambientale al mondo della finanza. Inoltre, i criteri ESG costituiscono delle linee guida importanti per gli investitori che, come sempre più spesso accade, vogliano optare per un investimento responsabile. D’altronde, il tema dello sviluppo sostenibile oggi è sempre più sentito, tanto tra i singoli, quanto nei contesti aziendali e finanziari.

Al punto che non è più insolito sentire parlare di finanza sostenibile. Un accostamento di termini che, fino a poco tempo fa, poteva sembrare stridente. Adesso, al contrario, è comunemente accettato il fatto che il profitto non possa essere l’unico obiettivo che guida aziende e investitori nelle proprie attività. Si agisce, al contrario, tenendo in considerazione anche gli aspetti ambientali sociali e di governance. Ovvero, le ricadute sull’ambiente e sulla società, nonché interne all’organizzazione stessa, del proprio operato.

Cosa si intende per ESG?

ESG è l’acronimo di environment social e governance. Una sigla che corrisponde, in pratica ai criteri di sostenibilità che un’organizzazione deve rispettare se vuole essere valutata e riconosciuta come una realtà sostenibile. Chiaramente, il rispetto di tali criteri deve essere applicato tanto all’esterno, quanto all’interno dell’organizzazione. Cosa significa? Che, per fare un esempio, per essere sostenibile un’azienda deve mettere in atto comportamenti virtuosi per la tutela dell’ambiente, nel breve e nel lungo periodo, ma anche garantire il rispetto dei diritti per i propri lavoratori. Nello specifico, le tre componenti dei criteri ESG riguardano:

  • l’impronta sull’ambiente e sul territorio;
  • l’impatto sociale, le relazioni con gli enti, i cittadini, i fornitori, le istituzioni e l’intera società nel complesso;
  • la gestione interna dell’azienda, dalla trasparenza nelle scelte aziendali alle politiche retributive dei dirigenti, fino ad un’organizzazione interna inclusiva e in grado di garantire un’effettiva parità.

Quali sono gli indicatori ESG?

Vediamo ora più nel dettaglio ciascuna delle tre singole componenti che costituiscono i criteri esg environmental social governance. Ricordando che, al di là delle distinzioni, i tre aspetti sono intrinsecamente collegati e interrelati.

Ambiente

Il rispetto per il Pianeta è diventato un aspetto prioritario tanto per i clienti, quanto per gli investitori. Per questo, le organizzazioni che si adoperano per la sua tutela attivamente hanno sicuramente un’attrattiva maggiore. Gli aspetti sui quali lavorare sono molteplici. Dalla lotta al cambiamento climatico attraverso lo stop ai combustibili fossili, al corretto smaltimento dei rifiuti. Dall’introduzione di nuove tecnologie per rendere più “leggeri” i processi produttivi all’utilizzo delle energie rinnovabili. Anche se questi accorgimenti dovessero comportare – come normalmente accade – investimenti importanti, il risultato premierà le aziende che li metteranno in pratica nel medio e lungo periodo.

Società

Le aziende e le organizzazioni di ogni natura sono a pieno titolo parte delle comunità e dei territori in cui operano. Per questo, tra i fattori ESG è fondamentale calcolare il ruolo che si riveste all’interno della società dal punto di vista dei vari soggetti coinvolti. Intendiamo, dunque, gli stakeholders, le istituzioni, i singoli cittadini. Anche in questo caso, le possibili azioni da mettere in campo sono diverse e ad ampio raggio. Ai primi posti c’è l’attenzione per l’inclusività, le differenze, le pari opportunità e il rispetto dei diritti.

Sono importanti anche le azioni concrete che un’azienda può mettere in campo per il territorio. Ad esempio, la realizzazione di un progetto culturale o sportivo, un contributo per una fascia economica svantaggiata, la promozione di un evento artistico e così via. Un altro modo per essere partecipi consiste nell’impegnarsi in attività di beneficenza e volontariato, anche attraverso il diretto coinvolgimento dei dipendenti.

Governance

L’organizzazione interna dell’azienda deve essere coerente con i comportamenti messi in atto verso l’esterno. Fondamentale è la trasparenza: gerarchie, dati di varia natura, politiche retributive e organigrammi devono essere accessibili. Ai dipendenti deve essere garantita una equa retribuzione, così come il rispetto dei diritti e delle pari opportunità. Sono molto ben viste inoltre le organizzazioni che offrono ai dipendenti un piano di welfare, ad esempio organizzando un asilo interno per le madri lavoratrici. Queste azioni rendono l’azienda molto più attrattiva, tanto per gli investitori, quanto per i nuovi talenti da inserire tra le risorse umane.

Investimenti responsabili

Chi sceglie di investire in modo responsabile e sostenibile utilizza i criteri ESG come un metro di riferimento in diversi modi. In primo luogo, in una modalità attiva, selezionando le organizzazioni che li rispettano. E’ anche possibile affidarsi a società che operano una selezione semplificandosi il lavoro. All’opposto, si può applicare un metodo “escludente”: si estromettono cioè dai possibili investimenti quelle società (o quei settori) che non dimostrano una particolare attenzione ai criteri della sostenibilità. Un’altra strada consiste nell’individuare uno specifico settore di interesse, una questione che viene ritenuta centrale dagli azionisti, i quali possono scegliere di effettuare un voto strategico in questa direzione.

Quali sono i rischi ESG?

Una delle ragioni per le quali un numero crescente di investitori scegli aziende che rispettano i criteri ESG, è il fatto che in queste condizioni diminuiscono i rischi. Di quali rischi parliamo? In primo luogo, i rischi legati a politiche irrispettose dell’ambiente, che potrebbero determinare un tracollo della società oppure lunghe e complicate controversie legali. Ma non solo. Il rispetto dei criteri ESG determina anche uno slancio verso il futuro e una maggiore stabilità, perché le aziende che seguono questa direzione sono più propense ad investire in sistemi produttivi all’avanguardia e a puntare sui talenti. Lo stesso vale per i rapporti con gli stakeholders e con il territorio: le società sostenibili rappresentano anche in questo senso una sicurezza.

Aldo Agostinelli