Aldo Agostinelli

L’economia sostenibile è un modello di sviluppo virtuoso, che tiene conto del benessere della società e dell’ambiente, nel presente e nel futuro, oltre che delle finalità legate al profitto

L’economia sostenibile è un modello di sviluppo economico che, oltre al business, tiene in considerazione le ricadute delle attività imprenditoriali e politiche sull’ambiente, sulla società e sul sistema economico nel complesso. Uno sviluppo economico sostenibile apre lo sguardo alle generazioni future e a questioni che implicano anche aspetti ambientali. Dunque valuta la qualità e la quantità della produzione, così come delle energie utilizzate, tenendo conto delle esigenze dell’ecosistema naturale. Ma non solo.

Il concetto di sostenibilità abbraccia anche la sfera sociale, dunque i modelli economici fondati sul concetto di sviluppo sostenibile devono essere strutturati in modo da garantire l’equità, la parità di diritti, l’uguaglianza. Parliamo quindi di un tipo di economia in grado di soddisfare i bisogni della società nella quale l’attività è inserita. Vediamo come si concretizzano questi aspetti e come organizzare il corretto funzionamento dell’azienda, e della propria vita, in modo che possa essere anche sostenibile.

Quali sono i punti fondamentali della sostenibilità?

L’economia sostenibile, come anticipato, riguarda tre dimensioni in particolare. Le cosiddette “3 e”: ecologia, equità ed economia. In che cosa consistono?

  • L’ecologia si traduce nel rispetto dell’ambiente e della natura. Un punto dolente, fino ad oggi largamente ignorato o sottovalutato in tutti i modelli di sviluppo. Come risultato ci troviamo alle porte di una drammatica crisi climatica e ambientale. Come reclamato ad alta voce da più parti, occorre ribaltare il modello economico dominante in favore di un modello di sviluppo che ponga la sostenibilità ambientale al primo posto. Approfondiremo in seguito come.
  • Equità significa uguale accesso ai diritti, al benessere, alla dignità, ad una casa sicura, ad un’istruzione, ad una sanità adeguata. Anche in questo caso purtroppo è palese come ci sia ancora tanta strada da fare per alleviare le disuguaglianze, le discriminazioni e la povertà.
  • Infine, la dimensione dell’economia si riferisce al fatto che ogni tipo di sviluppo, compreso quello sostenibile, deve comunque essere in grado di garantire il progresso della società e una crescita economica efficiente.

Economia sostenibile e ambiente

Ciascuna delle dimensioni citate richiederebbe un approfondimento organico. Per il momento ci concentriamo sulla prima per capire come si può agire in concreto per realizzarla. Ognuno di noi può contribuire impegnandosi a ridurre i rifiuti, a differenziarli, a riciclarli correttamente, a limitare l’uso della macchina e lo spreco di energia. Chiaramente un apporto fondamentale deve arrivare dalle aziende, alle quali è richiesto in primo luogo di trovare alternative all’utilizzo dei combustibili fossili. Le energie rinnovabili rappresentano il futuro dell’economia, ma sono ancora largamente sottoutilizzate. Al contempo è urgente limitare l’estrazione delle risorse naturali dalla crosta terrestre, che si sta rapidamente impoverendo, e ridurre la produzione di sostanze chimiche. Solamente una trasformazione radicale e integrata, su tutti i fronti, potrà permetterci di contrastare i cambiamenti climatici in corso.

Economia circolare e sostenibilità

Il modello economico che attualmente prevale è quello lineare. Significa che una risorsa viene estratta, lavorata, utilizzata e smaltita come rifiuto. Ciò implica un progressivo esaurimento delle risorse naturali  – pensiamo ai disboscamenti o alle cave estrattive – e un accumulo di rifiuti inquinanti e sempre più difficili da smaltire. L’economia circolare è strettamente collegata al concetto di economia sostenibile in quanto supera l’idea del fine vita di un prodotto. Il principio si basa sulla rigenerazione, sul riutilizzo e in ultimo sul riciclo: ogni prodotto può trovare una nuova vita, intero o nelle sue singole componenti. Questo principio fa sì che si limiti l’estrazione delle risorse naturali, arginando al contempo l’inquinamento che sempre di più affligge il Pianeta.

Economia circolare Agenda 2030

L’Agenda 2030 è il programma approvato nel 2015 dall’Onu per cambiare il mondo entro l’anno 2030. Questo programma si rivolge a tutti: singoli cittadini, aziende e governi. Esso è composto da 196 traguardi e 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Millennium development goals) universali, indivisibili e rivoluzionari. Ciò significa che implicano un ribaltamento radicale dell’attuale sistema di sviluppo, senza il quale non è possibile introdurre un reale cambiamento. Sono i pilastri dell’economia sostenibile e circolare, sui quali basare la riorganizzazione delle imprese e delle società. Essi coprono i tre ambiti di cui abbiamo parlato (ecologia, equità, economia), e vanno dalla lotta alla povertà alla difesa degli oceani, dal contrasto alle disuguaglianze all’introduzione di nuove forme di industrializzazione innovative e sostenibili.

Aldo Agostinelli