Aldo Agostinelli

Avete scritto un libro e volete pubblicarlo in autonomia? Il self publishing può essere la strada giusta per realizzare il proprio obiettivo. Ma come fare? Scopriamolo insieme

Il self publishing è un modo per pubblicare in autonomia il proprio manoscritto. C’era una volta la casa editrice e c’è ancora, ma rispetto un tempo sono sempre di più le persone che scrivono libri. E, sempre rispetto a quel tempo, ora è molto più facile ed economico autopubblicare un libro. In questo caso, però, chi decide di intraprendere l’avventura del self publishing deve sapere che sarà lui a doversi occupare di tutte quelle attività che solitamente sbriga la casa editrice. Si diventa imprenditori di sé stessi. La prima volta può spaventare, ma presto e con i consigli giusti si può imparare a gestire tutto ciò che serve a pubblicare il proprio libro senza il supporto dell’editoria. Oggi, quindi, la pubblicazione di un libro può avvenire in diversi modi e, in sostanza, un autore può scegliere tra due opzioni:

  • editoria tradizionale
  • self publishing.

Cosa fa l’editoria tradizionale

Chi scrive un libro, spesso, sogna di vedere il proprio manoscritto marchiato con il nome di una famosa casa editrice ma non è facile riuscire a farsi pubblicare da un vero e proprio editore. Certo, un tentativo di inviare il proprio testo si può fare ma non bisogna avere alte aspettative. I tempi per ottenere una risposta, qualora arrivi, sono lunghi. Le case editrici ricevono molti libri da leggere e valutare. Se però il libro piace allora a quel punto parte l’iter classico di pubblicazione:

Il libro, a quel punto, non vede la luce prima di un anno o addirittura due. Il diritto d’autore e lo sfruttamento economico dell’opera passano di proprietà alla casa editrice attraverso al stipula di un contratto. Lo scrittore riceve un compenso pattuito a prescindere dalle eventuali vendite, è possibile che nel contratto si sia stabilito che lo scrittore percepisca una piccola percentuale in base alle vendite.

Come funziona il self-publishing?

Per prima cosa bisogna cercare una buona piattaforma che permetta di pubblicare il proprio libro. Una volta che la si è trovata è possibile raggiungere il proprio obiettivo in poche settimane. Qui non bisogna attraversare la fase di selezione iniziale. L’autore diventa anche editore di sé stesso. Ciò vuol dire che editing, grafica e promozione sono tutti processi a carico del nuovo autore/editore sia da un punto di vista decisionale, sia da quello economico.

In realtà, una buona piattaforma non lascia del tutto soli i propri clienti editori. Anzi, quando la si ricerca tra i diversi siti web è bene sceglierne una che metta a disposizione un servizio editoriale. Se il libro è pronto, impaginato correttamente e si è già scelta la copertina, i tempi di lavorazione saranno brevissimi, di molto inferiori a quelli richiesti per la pubblicazione attraverso l’editoria tradizionale.

Diventare self publisher permette di non dividere i diritti d’autore con nessuno e di conseguenza poterne disporre come si preferisce. Fino alla decisione, per esempio, di ritirare il proprio libro dal commercio. Il contratto di pubblicazione, se stipulato, non presenta esclusive e dura un anno. I guadagni derivano direttamente delle copie vendute.

La promozione è interamente a capo dell’editore/scrittore che decide come impostarla. A questo punto è chiaro che chi decide di pubblicare un libro autonomamente ha il totale controllo e la totale responsabilità della propria opera. Sta in questo nodo cruciale il vantaggio e al contempo lo svantaggio di questa scelta.

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I formati dei libri di self publishing

Come per i formati scelti nell’editoria, anche nel mondo del self publishing si può scegliere di pubblicare:

  • libri cartacei
  • ebook
  • audiolibro
  • podcast.

I libri vanno ancora per la maggiore, anche perchè tanti autori sono comprensibilmente affascinati dall’oggetto-libro. Non sottovalutate però le altre possibilità. Podcast e audiolibri, in particolare, stanno vivendo un momento particolarmente florido e potrebbero riservare delle belle soprese. Ricordate infatti che, anche se pubblicare il proprio libro è facile, non è poi facile emergere né tantomeno venderlo. Occorre trovare la chiave giusta, oltre a creare naturalmente un contenuto originale e di qualità.

Quali sono i costi per pubblicare un libro?

La procedura di autopubblicazione non prevede costi fissi. Si guadagna con il prezzo di copertina. Ma alcuni siti web richiedono un minimo obbligatorio per il prezzo di copertina; questo viene poi suddiviso tra il sito e l’autore spesso a “costo” di ottenere visibilità. Leggete bene le condizioni proposte dalla piattaforma che sceglierete prima di procedere. Alla fine, infatti, può capitare che chi sceglie di pubblicare un libro si trovi a spendere, più che a guadagnare. Tendenzialmente, non è difficile spendere una cifra che parte da un migliaio di euro e raggiungere anche i 5-6mila euro se si punta in alto.

Quanto si guadagna con Amazon self-publishing?

Tra le piattaforme che forniscono questo servizio di autopubblicazione c’è sicuramente Amazon. Il più famoso sito di e-commerce è ormai una piovra che ha tentacoli in ogni ramo della comunicazione e anche nel mondo del self publishing si presenta come leader del settore. Il suo marchio di fabbrica è la rapidità, che viene esportata anche al servizio del self publisher, a cui aggiunge anche una buona qualità, l’ampio commercio e la possibilità di modificare sempre il proprio libro.

Per usare Amazon è necessaria l’iscrizione e la registrazione di un account al servizio Amazon KDP (kindle direct publishing), che permette la vendita di diversi tipi di formato. Se si vuole pubblicare il testo in più formati, è meglio rivolgersi agli esperti a disposizione per risolvere velocemente le diverse esigenze dell’autore. Se il format scelto è audiolibro o il podcast, le cose si complicano perché sarà richiesta la collaborazione di un narratore professionista o di una figura professionale specifica che si occupi di questo tipo di formato.

Come funziona Amazon Kindle publishing?

Il KDP è il sistema Kindle di Amazon che serve da Libreria multimediale. Qui vengono inseriti nell’elenco anche i libri degli autori self publisher. Se si sceglie di pubblicare e vendere un libro con Amazon, questo sarà quasi sicuramente nel formato digitale. Dal punto di vista economico, Amazon trattiene circa il 30% del prezzo di copertina, il restante 70% va all’autore. Il self publisher può battere cassa al raggiungimento di almeno 100€. Dopo l’auto pubblicazione, l’autore può monitorare in ogni momento l’andamento del libro.

Esistono anche altri siti che si occupano di auto pubblicazione come:

  • IlMioLibro.it
  • Youcanprint
  • StreetLib
  • Lulu.com.

Isbn e il diritto d’autore

Il mondo del digitale è in continua evoluzione e per questo si è reso necessario raggiungere un accordo con l’agenzia italiana di ISBN, acronimo di International Standard Book Number. Il codice ISBN è fondamentale per identificare, in maniera duratura, l’unicità di ogni testo. Di conseguenza è davvero utile per chi utilizza il self publishing. Quindi chi usa questa tecnica può far registrare le proprie opere come tali, attraverso la modalità “author’s publishing“. Ricordate che, se volete vendere le vostre opere in libreria e nei negozi online, il codice ISBN non solo è consigliato, ma è obbligatorio. Molto spesso le piattaforme di self publishing concedono il codice in modo gratuito, senza che l’autore debba sostenere alcun costo per questo servizio.

Aldo Agostinelli