Aldo Agostinelli

Con il termine realtà aumentata ci si riferisce ad un insieme di tecnologie in grado di sovrapporre un secondo livello di realtà a quella del mondo reale, aggiungendo dati, informazioni e stimoli sensoriali. Un’innovazione che può essere sfruttata in molti ambiti, compreso il marketing

La realtà aumentata (AR), tecnologia AR in inglese (augmented reality) consiste in un arricchimento del mondo reale tramite un  dispositivo mobile come smartphone o tablet o altri supporti digitali. L’ uso della realtà aumentata si presta a diversi settori, dalla customer experience nelle vendite e nel marketing alla medicina, dal settore culturale all’industria.

Una esperienza di AR può essere infatti usata per spingere un utente a compiere un acquisto con maggiore sicurezza, così come a visualizzare informazioni e dati aggiuntivi su un’opera d’arte. Andiamo dunque a vedere quali sono le principali applicazioni della realtà aumentata, quali esperienze di realtà aumentata sono già state realizzate e qual è la differenza tra realtà virtuale e realtà aumentata.

Che cos’è la realtà aumentata?

La realtà aumentata è una sorta di potenziamento della realtà fisica nella quale siamo immersi attraverso l’ausilio di strumenti digitali. Non è quindi una realtà “altra”, un mondo puramente virtuale ed impalpabile.  La caratteristica della realtà aumentata è che si integra in tempo reale con il mondo reale, al quale aggiunge ulteriori stimoli, dati e altre informazioni. Gli esempi di realtà aumentata sono molteplici. Pensiamo ad esempio al semplice utilizzo di un navigatore tramite smartphone per girare all’interno di una città: solo su Google Maps troviamo molte informazioni aggiuntive rispetto a quelle che incontriamo per strada.

Ormai di uso comune è il QR code che si può inquadrare per leggere informazioni aggiuntive o fruire di altri contenuti multimediali. Dal menu di un ristorante ai cartelli con indicazioni turistiche sparsi per le nostre città. Il concetto base della realtà aumentata è la sua sovrapposizione alla realtà fisica. Essa crea un livello ulteriore, come uno strato superiore. Se questi esempi sono ormai noti a tutti, forse è meno conosciuta invece l’applicazione della realtà aumentata nella produzione industriale e nella supply chain, dove come vedremo può giocare un ruolo importante.

Non va dimenticato, inoltre, il settore dell’intrattenimento e soprattutto dei videogiochi, dove la realtà aumentata è utilizzata giù da molto tempo. Pensiamo a Pokémon Go, videogioco del 2016 che intreccia geolocalizzazione e AR. In sostanza, è come se i “mostriciattoli”, tramite il proprio smartphone, si materializzassero lungo le strade che percorriamo (per davvero).

Qual è la differenza tra realtà virtuale e realtà aumentata?

Realtà aumentata e realtà virtuale non sono esattamente la stessa cosa, anche se esistono diversi punti di contatto tra i due concetti. Intanto, la realtà virtuale necessità di particolari dispositivi da indossare, come gli Oculus Rift o caschi che immergono in mondi lontani, coprendo totalmente il campo visivo. Ciò significa che la realtà virtuale trasporta il soggetto da tutt’altra parte. Non ha alcun legame con il luogo in cui ci si trova, non aggiunge dati e informazioni, ma conduce in un altro ambiente, reale o inventato che sia. È quindi un’esperienza più totalizzante che si presta a scopi diversi.

AR nel marketing

Gli applicativi dell’augmented reality possono essere utilizzati con successo anche nel marketing. Diversi studi hanno verificato come l’introduzione di esperienze di AR rendano il processo di acquisto molto più coinvolgente per gli utenti. Questa ricchezza di dati e di informazioni, infatti, rassicura il cliente. Inoltre, rende l’esperienza più piacevole e divertente. Pensiamo ad esempio alla possibilità di “provare” vestiti virtualmente prima di procedere all’acquisto online.

Ciononostante, non sono ancora molti i brand che ne fanno uso, perché queste tecnologie richiedono comunque un certo investimento e soprattutto le competenze necessarie per strutturarli al meglio. Ikea è stato tra i primi brand a utilizzare la realtà aumentata, realizzando una mostra pop-up nel suo negozio di Brooklyn che permette ai visitatori di creare, tramite touchscreen, diversi allestimenti di design tramite un’esperienza coinvolgente (Ikea Space Unfolded).

AR nel settore produttivo

La realtà aumentata si può utilizzare con successo nella supply chain organizzando interventi di manutenzione a distanza in tempo reale, anche su macchinari complessi. Pensiamo al risparmio che questa possibilità determina. Ma non solo. Gli occhiali AR (ma anche i semplici smartphone) consentono a diverse aziende di offrire ai clienti i propri servizi di manutenzione evitando di dover far muovere del personale. Ad esempio, inquadrando con la fotocamera di uno smartphone una stampante si può spiegare come sostituire la cartuccia tramite una simulazione animata.

All’ambito industriale si affianca poi la diffusione dell’AR nell’industria 4.0, attraverso la digitalizzazione e la messa in rete di molteplici macchinari collocati all’interno degli stabilimenti produttivi. In questo modo si ottimizzano i costi e si riduce il time to market, rendendo le imprese molto più competitive sul mercato internazionale.

Realtà aumentata e Metaverso

Il Metaverso è un ambiente dove si concretizzerà l’esperienza della realtà aumentata, mescolando il mondo reale e virtuale. Ciascuno potrà e interagire con elementi digitali non visibili all’occhio umano indossando visori VR, occhiali AR, ma anche semplicemente tramite il proprio smartphone. Ad esempio, sarà possibile “partecipare” ad un concerto insieme ad un amico lontano, oppure per i medici sperimentare un importante intervento chirurgico in un ambiente del tutto simile a quello reale senza correre rischi.

Realtà aumentata Google

Google Play Services per AR permette di utilizzare esperienze di augmented reality nelle app. Inoltre, Google ha già sperimentato alcune applicazioni di questa tecnologia, in primo luogo con gli Smart Glasses, che ci permetteranno di avere davanti agli occhi tutti gli elementi che ora cerchiamo e visualizziamo sullo smartphone. C’è poi Live View AR, un servizio geografico di Google Maps che consente di visualizzare immagini 3D che suggeriscono il percorso da seguire per arrivare a piedi alla destinazione desiderata.

Aldo Agostinelli