Aldo Agostinelli

La digitalizzazione aziendale e delle imprese è il processo che consente di trasferire in un formato digitale procedimenti, strumenti e prassi aziendali. Alla base non c’è solo l’introduzione di nuove tecnologie, ma anche un radicale cambiamento di mentalità

Il processo di digitalizzazione aziendale e delle imprese è un passaggio inevitabile, oltre che vantaggioso, per l’impresa e per il mondo del lavoro. Iniziato già da diversi decenni, ha subito negli ultimi anni una spinta decisiva, adattando modalità organizzative e processi produttivi ai più recenti sviluppi tecnologici. La digital transformation è un’evoluzione dalla quale non sarà possibile tornare indietro. Com’è stato, in fondo, con i precedenti snodi cruciali dello sviluppo economico e industriale.

La trasformazione digitale può essere considerata una  nuova rivoluzione industriale, che coinvolge l’intero mondo economico e del lavoro. Dalle piccole e medie imprese alla pubblica amministrazione, passando naturalmente per i grandi gruppi industriali. In Italia, soprattutto guardando alla digitalizzazione nelle pmi, siamo ancora al di sotto della media europea. Per questo è necessario adottare gli strumenti digitali necessari e soprattutto diffondere le competenze digitali richieste dal processo di digitalizzazione per restare al passo coi tempi.

Cosa si intende per digitalizzazione aziendale

La digitalizzazione aziendale è un cambiamento che coinvolge, su più livelli, l’intera impresa. In particolare su due piani. Da una parte, l’introduzione di tecnologie digitali in sostituzione di tecnologie analogiche. Dall’altra – ed è forse questo il passaggio più complesso – l’acquisizione delle competenze necessarie ad utilizzarle e un cambiamento di mentalità, di approccio alla cultura aziendale, che spesso non è facile da modificare. Proprio a questo scopo esistono figure come il CIO – Chief Innovation Officer, che si occupano di integrare gradualmente le nuove tecnologie digitali all’interno dei diversi processi aziendali, facendo in modo che tutti i dipendenti ne comprendano la necessità e il valore.

Digitalizzazione e processi aziendali

L’introduzione di nuovi strumenti digitali in azienda spesso parte proprio dal cuore dell’impresa, ovvero dal processo produttivo. La tecnologia digitale, in questo campo, può portare vantaggi notevoli dal punto di vista del risparmio di tempo e risorse. Ma anche sul piano della qualità e della sicurezza, perché consente un controllo e una precisione un tempo inimmaginabili. La digitalizzazione agisce ad ogni livello. Per quanto riguarda la catena di approvvigionamento, è possibile connettere i propri fornitori a piattaforme digitali per la gestione della supply chain. Lo stesso avviene all’interno dell’azienda stessa, semplificando e rendendo più flessibile la comunicazione tra i diversi reparti aziendali. In ultimo, ma non certo per importanza, il processo di digitalizzazione dei canali dedicati ai clienti: chatbot, app mobile ed e-commerce sono ormai realtà delle quali non è più possibile fare a meno.

La digitalizzazione dei flussi documentali

Strettamente correlata al tema della digitalizzazione dei processi aziendali, la digitalizzazione dei flussi documentali rappresenta un’altra chiave di volta nel corso della digital transformation all’interno delle imprese. Grazie a dispositivi tecnologici che preservano la sicurezza dei dati e consentono l’accesso da diversi dispositivi è possibile dematerializzare praticamente tutti i documenti. In altre parole, fare a meno della carta. Con un ritorno positivo, da non dimenticare, anche sull’ambiente. Fatture, lettere, bolle e documenti di trasporto si trasferiscono in una dimensione digitale. In questo modo il flusso di lavoro diventa molto più fluido e veloce: per inviarli, approvarli, condividerli o modificarli, e infine archiviarli, bastano pochi click.

Digitalizzazione e lavoro a distanza

Senza la digital transformation, durante la pandemia il lavoro avrebbe subito un blocco ben più drammatico. Molti settori produttivi hanno potuto portare avanti la propria attività proprio grazie alle nuove tecnologie digitali. Senza il cloud, per fare un esempio, lo smart working sarebbe stato molto più complesso, se non impossibile. Oggi, invece, archiviando e gestendo tutti i documenti nella nuvola virtuale, è possibile lavorare da ovunque e accedere ai materiali in qualsiasi momento. Una rivoluzione nell’organizzazione del lavoro, che naturalmente deve essere regolata e seguita, ma che consente una flessibilità e una facilità d’accesso senza pari.

Allo stesso tempo, un numero sempre più elevato di aziende sta spostando online procedure che prima passavano per lunghi iter burocratici, uffici e materiali stampati. Comprese le pubbliche amministrazioni: oggi è possibile svolgere moltissime operazioni comodamente dal proprio divano. Evitando così code negli uffici e infinite procedure. I vantaggi sono indubbi e molteplici, sia per le aziende che fanno uso di queste nuove modalità, sia per chi ne fruisce.

Come intraprendere un percorso di digitalizzazione di impresa

La digital transformation, come abbiamo visto, è un percorso complesso che agisce su più piani. Non può quindi essere calato dall’alto né assorbito da un giorno all’altro. L’introduzione deve essere graduale e deve coinvolgere tutti coloro che operano all’interno dell’azienda. Una figura di coordinamento, in questo senso, può essere molto utile. Anche perché partire a caso, magari acquistando una delle ultimi tecnologie presenti sul mercato, non è un buon modo per iniziare. Bisogna predisporre una strategia, analizzando gli obiettivi che si desidera raggiungere, le risorse umane e strutturali a disposizione, il contesto in cui si opera e la situazione di partenza in cui ci si trova.

Le aziende che non hanno al loro interno un professionista incaricato di seguire il processo di digitalizzazione possono rivolgersi a un consulente esterno. In particolare se hanno intenzione – ed è sicuramente auspicabile – di realizzare una infrastruttura cloud. Questo passaggio costituisce un elemento fondamentale del processo di digitalizzazione perché permette di eliminare pesanti strutture IT interne spostando tutto sul cloud. Una scelta che offre flessibilità, scalabilità e risparmio, ma che deve essere realizzata in modo ponderato facendosi accompagnare da un professionista.

I settori interessati dalla digital transformation

Se vi state chiedendo quali settori possono essere digitalizzati, la risposta è tutti. La digital transformation è un processo trasversale che interessa ogni ambito: industriale, turistico, culturale, pubblico e così via. Detto ciò, ci sono alcuni settori che sono stati più veloci di altri nell’introdurre nuove tecnologie all’interno delle proprie procedure. Spesso con risultati sorprendenti. Uno su tutti è il settore sanitario, dove il digitale sta consentendo passi avanti importantissimi sul fronte della ricerca, dell’organizzazione in ambito sanitario e dell’operatività.

Basti pensare ai robot utilizzati nelle sale operatorie. Ma anche alle applicazioni di intelligenza artificiale che permettono di analizzare una quantità di big data inaccessibile per una persona umana. Tra gli altri settori che stanno mettendo a frutto le potenzialità della digitalizzazione ricordiamo anche i settori bancario e assicurativo, il manifatturiero, il retail, la logistica, le risorse umane e la pubblica amministrazione.

La digitalizzazione aziendale in Italia

Come anticipato all’inizio, l’Italia non è certo tra i primi Paesi sul piano della digitalizzazione aziendale. Anche se, specialmente in quest’ultimo periodo, sono stati compiuti significativi passi avanti. Sembra, infatti, che finalmente la mentalità si stia adeguando ai principi della digital transformation. Questo però avviene più facilmente quando si lavora in una grande azienda, mentre per le realtà più piccole servirà ancora del tempo.

Secondo una ricerca dell’ Osservatorio Innovazione digitale nelle Pmi del Politecnico di Milano,  nonostante l’88% delle pmi italiane sia consapevole del fatto che le innovazioni digitali sono indispensabili per la crescita del business, solamente il 26% di queste ha raggiunto un livello di maturità tecnologica in grado di consentire loro di competere sul mercato globale. Considerando che in Italia il tessuto produttivo è costituito in gran parte da piccole e medie imprese, il livello di digitalizzazione complessivo è quindi ancora abbastanza basso.

Aldo Agostinelli