Le competenze digitali sono sempre più necessarie nella vita quotidiana di ogni cittadino così come nel mondo del lavoro, qualunque sia il proprio settore di riferimento: ecco quali sono quelle maggiormente richieste
Le competenze digitali oggi sono fondamentali in ogni ambito. Nel lavoro, nel settore privato e nella pubblica amministrazione, così come nella vita di ogni cittadino. Non a caso fanno parte delle otto competenze chiave indicate nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006 e sono valutate essenziali per lo sviluppo e la realizzazione personale, l’inclusione sociale, l’occupazione, la cittadinanza attiva.
La trasformazione digitale si sta diffondendo in ogni ambito: è un passaggio inevitabile e utile. Saper utilizzare con dimestichezza le nuove tecnologie digitali, però, non è sufficiente. Occorre instillare una cultura digitale a tutti i livelli, affinché nessuno sia escluso. Purtroppo, ad oggi, siamo ancora molto lontani da questo obiettivo. Il digital divide è una realtà che riguarda l’Italia in modo rilevante. Vediamo dunque quali sono le competenze digitali per il lavoro il tempo libero e la vita di tutti i giorni.
Quali competenze digitali per il futuro?
Ma che cosa intendiamo con “competenza digitale”? Nella Raccomandazione del Parlamento europeo si legge che essa “consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI)”. Essa è “supportata da abilità di base nelle TIC di base (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione): utilizzare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.
Quali sono le 5 aree delle competenze digitali?
“Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, la strategia nazionale per sviluppare e valorizzare le competenze dei dipendenti della pubblica amministrazione, individua 5 aree di competenze digitali:
- dati, informazioni e documenti informatici
- comunicazione e condivisione
- sicurezza
- servizi on-line
- trasformazione digitale.
Quali sono le competenze informatiche di base?
Nel 2017 AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, ha suddiviso le competenze digitali su tre piani: competenze digitali di base, competenze digitali specialistiche, competenze di e-leadership. Per competenze di base, si seguono i modelli europei e in particolare il DigComp, un modello sviluppato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea che prevede otto livelli di padronanza per ogni competenza. Anche in questo caso le aree di competenza sono 5:
- alfabetizzazione su informazioni e dati (navigare, cercare e filtrare dati e informazioni, valutarli);
- comunicazione e collaborazione (condividere contenuti digitali e collaborare attraverso le tecnologie digitali);
- creazione di contenuti digitali (sviluppare contenuti digitali, integrarli, riprogrammarli);
- sicurezza (proteggere i dispositivi, i dati personali e la privacy);
- risolvere problemi (identificare e risolvere problemi tecnici, utilizzare le tecnologie digitali in modo creativo).
Le cosiddette competenze digitali di base, quindi, sono in realtà piuttosto ampie e articolate. Coprono ben 21 ambiti specifici, ciascuno dei quali viene valutato su una scala da 1 a 8.
Competenze specialistiche ICT
Se le precedenti competenze dovrebbero appartenere a tutti i cittadini, indipendentemente dal lavoro che essi svolgono, le competenze digitali specialistiche riguardano i professionisti ICT e chi ha intenzione di intraprendere questa professione sempre più richiesta. Per lo sviluppo digitale di un’azienda e della società nel suo complesso, lo sviluppo di queste competenze è fondamentale. Vediamo a quali categorie appartengono:
- business management
- technical management
- design
- development
- service & operations
- support.
Hard skills digitali
Le hard skill digitali sono competenze tecniche che si possono acquisire attraverso un percorso formativo o sul posto di lavoro. Sono specifiche e quantificabili, e fanno parte di quelle indicazioni da inserire nel curriculum vitae. Ad esempio, saper utilizzare determinati programmi e pacchetti informatici, conoscere i linguaggi di programmazione o essere in grado di usare specifici macchinari e strumenti di produzione. In particolare, fanno parte di questa categoria le conoscenze tecniche dell’area SMAC (Social, Mobile, Analytics, Cloud) e quelle su Intelligenza Artificiale, Robotica, IoT, Cybersecurity.
Quali sono le digital soft skill?
Le digital soft skills sono competenze digitali trasversali, utilizzabili in ogni contesto lavorativo. Non si imparano a scuola o sul lavoro, ma dipendono più che altro dalla personalità, dalla cultura e dalle esperienze che il singolo vive. Si legano al modo di comunicare, interagire e cooperare in squadra, con il supporto di tecnologie digitali. Ne fanno parte le abilità di problem solving e di capacità di soluzione dei problemi tecnici, l’abilità di trovare e connettere informazioni trovate in rete, il grado di alfabetizzazione relativo ai nuovi media e ai diversi formati in cui si manifestano.
Quali sono le competenze digitali più richieste?
Ancora oggi, secondo le stime della Commissione europea, 1 lavoratore su 3 non possiede competenze digitali di base. Occorre quindi iniziare a lavorare su questo fronte con decisione, perché, soprattutto dal periodo post-pandemico, la necessità di questo genere di competenze si è reso ancora più evidente e netto. Entrando nello specifico, tra le competenze digitali settoriali più richieste dal mercato del lavoro citiamo le seguenti, alle quali corrispondono precise figure professionali:
- sviluppo web e app
- capacità di scrittura per il web
- conoscenze in ambito SEO e SEM
- analisi dei Big Data
- social media management
- digital business analysis
- digital e web design, ux design.